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Al Sacrario di Barchi celebrati i 70 anni della Madonna del Soldato

Al Sacrario di Barchi celebrati i 70 anni della Madonna del Soldato

TERRE ROVERESCHE – Sono stati celebrati i 70 anni della Madonna del Soldato, la festa che si svolge annualmente presso il Sacrario di Barchi dove è conservata una Bandiera Tricolore perforata da proiettili e macchiata dal sangue dei soldati italiani che combatterono in Africa Settentrionale durante la Seconda Guerra Mondiale. Al mattino, all’aperto, presso l’Altare della Pace, Monsignor Tonucci, Arcivescovo emerito di Loreto, ha celebrato la Santa Messa. Nell’omelia ha ricordato quando, alcuni anni fa, al tempo in cui era Nunzio Apostolico in Kenya, celebrò, presso il sacrario italiano di Nyeri, l’anniversario dei 60 anni dalla morte del Duca di Aosta, il viceré d’Etiopia e comandante delle truppe italiane in Africa Orientale, che combatté eroicamente, insieme ai suoi soldati, fino all’ultimo, arrendendosi soltanto per mancanza totale di cibo, acqua e armi, al nemico inglese, il quale rese agli italiani l’onore delle armi. Monsignor Tonucci ha voluto mettere in relazione quelle importanti vicende e quell’anniversario, con quello della Madonna del Soldato, la cui origine è legata proprio ai combattimenti in Libia e in Egitto contro le truppe britanniche, da parte dei nostri soldati enormemente inferiori in uomini e soprattutto in mezzi. Un ricordo di chi combatté con onore e con enormi sacrifici per la propria Patria, in una guerra sbagliata e assurda come tutte le guerre.

Nel pomeriggio l’Arcivescovo ha presieduto la processione, con la statua della Madonna e la Bandiera e poi ha benedetto la pagnotta della pace; quindi si è svolta la cerimonia in ricordo dei caduti di tutte le guerre con gli onori di un picchetto militare armato del 28° Rgt. “Pavia” e alla presenza delle Associazioni e delle autorità civili e militari. Toccanti sono state le parole del Gen. Caldarola, presidente dell’associazione “Verdi di Gorizia” e del sindaco di Terre Roveresche, dottor Antonio Sebastianelli. Al termine della festa è stato distribuito il libro “Lettere dal deserto” l’album di guerra del Cap. Magg. Aldo De Santi che, salvatosi miracolosamente durante un durissimo combattimento in Libia nel 1941, fece voto di edificare una sacra edicola alla Madonna se fosse riuscito a tornare sano e salvo a casa. Da quella promessa nacque la Madonna del Soldato.

 

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