Terrore nella notte a Senigallia: sequestrati in tre dai rapinatori che rubano denaro e gioielli per oltre 100.000 euro

SENIGALLIA – In quattro, con il volto coperto da passamontagna, armati di bastoni, hanno rapinato nella notte una famiglia nelle campagne di Scapezzano. L’irruzione, poco dopo le 23, in una villa, lungo la strada del Trocco.

All’interno si trovavano un’anziana donna, il compagno ed il figlio. Ed è stato quest’ultimo, avvicinatosi ad una finestra per chiudere l’inferriata di sicurezza, a trovarsi, per primo, di fronte ai rapinatori. L’uomo, 32 anni, è stato subito colpito alla testa con un bastone da uno dei malavitosi e bloccato dagli altri.

Poi i banditi, entrati nella villa, si sono fatti accompagnare al piano superiore dove hanno intimato alla padrona di casa di aprire la cassaforte. La donna ha eseguito, consentendo così ai rapinatori d imposessarsi di quanto vi si trovava: denaro contante e gioielli per un valore, secondo una prima sommaria stima, di oltre 100.000 euro.

A questo punto i quattro malavitosi, prima di allontanarsi con un’Audi nera della famiglia, parcheggiata davanti all’ingresso della villa, si sono impossessati dell’hard disk contenenti le immagini registrate dalle telecamere del sistema di videosorveglianza.

La vettura utilizzata per la fuga è stata poi ritrovata, poco dopo, in via Mattei, ad un paio di chilometri dalla villa presa di mira dai quattro rapinatori.

A dare l’allarme è stata la stessa padrona di casa che ha telefonato ai carabinieri. All’arrivo dei militari la donna, il compagno ed il figlio erano ancora chiusi all’interno della camera da letto. Le indagini sono state subito avviate, interessando anche i comandi di altre aree territoriali della regione, ma dei banditi, nonostante i numerosi posti di blocco, non si sono trovate tracce.

Secondo quanto si è appreso parlavano abbastanza bene l’italiano, anche se si notava chiaramente la loro inflessione straniera.

Il trentaduenne ferito con un colpo di bastone dai rapinatori, dopo l’arrivo dei carabinieri, è stato accompagnato al pronto soccorso dell’ospedale di Senigallia dove è stato medicato e giudicato guaribile in quindici giorni.

 

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