FANOIN PRIMO PIANOPOLITICA

Luca Serfilippi: “A Fano si torni a parlare di politiche giovanili con… i giovani”

Luca Serfilippi: “A Fano si torni a parlare di politiche giovanili con… i giovani”

Il ritiro della mozione presentata in Consiglio comunale è da ritenere un gesto per trovare una sintesi

FANO – Ieri il Consiglio comunale ha discusso per più di un’ora di politiche giovanili. Da una parte le proposte del consigliere comunale de La Tua Fano Luca Serfilippi, che aveva presentato una mozione con 8 idee concrete per rilanciare le politiche giovanili della città di Fano (che secondo il consigliere sono state quasi completamente abbandonate); dall’altra i consiglieri di maggioranza che dopo aver bocciato (a parole) il documento, hanno accolto il suggerimento dei consiglieri Mirisola di Forza Italia e Magrini di Progetto Fano, chiedendo a Serfilippi il ritiro della mozione per fare un documento di sintesi tutti insieme.

“Sono contento che le politiche giovanili siano tornate al centro del dibattito politico – commenta Serfilippi. Ho accettato l’invito di ritirare la mozione e trovare una sintesi comune, dopo la convocazione da parte della presidente della competente commissione consiliare Carla Luzi che coinvolga più persone possibili (non solo consiglieri comunali ma anche liberi cittadini). Subito dopo il documento tonerà in consiglio comunale nella prima data utile, in accordo con la Presidente Fulvi, che ringrazio.

“Se si troverà una sintesi daremo dimostrazione che su temi importanti come le politiche giovanili non esistono divisioni di parte, ma la necessità di migliorare quello che già c’è.

Porterò avanti le istanze che i giovani mi chiedono ogni giorno, come indicate nel dispositivo della mozione che impegnava il sindaco e la giunta a:

  1. Rendersi protagonista di iniziative con i giovani e per i giovani, attraverso collaborazioni con i privati e le associazioni;
  2. Riaprire la consulta dei giovani, migliorandola e mettendogli a disposizione risorse economiche da spendere;
  3. Potenziare le politiche giovanili mettendo almeno un dipendente a seguire le politiche giovanili all’interno del settore Servizi Sociali;
  4. Sostenere e valorizzare il Fab Lab con risorse economiche e personale a supporto della struttura, prevedendo la dislocazione in un locale idoneo (visto che dovrà far spazio al museo del Carnevale);
  5. Favorire l’apertura di locali privati, tramite esenzioni, con delibere ad hoc che prevedano la deroga per i decibel, zonizzando acusticamente le aree della nostra città ritenute più idonee a tali attività;
  6. Evitare l’emigrazione dei nostri giovani in Romagna, con il rischio di incidenti, favorendo iniziative di tipo locale;
  7. Contrastare l’abuso di alcool tra i giovani con politiche sociali tramite unità di strada, coinvolgendo attivamente ai giovani, rendendoli protagonisti e organizzatori di eventi durante tutto l’anno;
  8. Informare i giovani, tramite le scuole e in collaborazione con l’Area Vasta, dei rischi che corrono quando abusano dell’alcool.

LA MOZIONE RITIRATA

 

IL CONSIGLIO COMUNALE DI FANO

DATO ATTO CHE

in questi anni hanno chiuso nella nostra città tutti i locali che animavano la movida fanese (e non solo) durante l’inverno. Infatti Locali come il Calamara, J Lounge, Vanilla, KI6 (fortemente ridimensionato), che facevano musica fino alle 3 di notte (di cui erano proprietari imprenditori locali e avevano dipendenti del territorio) ora sono chiusi o non possono fare musica danzante.

CONSIDERATO CHE

Detti locali hanno evitato per molti anni di far emigrare i nostri giovani in lidi lontani da Fano;

VISTO CHE

Attualmente molti giovani sono tornati a passare i sabati sera nella riviera romagnola o senigalliese, poiché la città non offre nulla dopo le 1.00 di notte (orario in cui i locali sono costretti a chiudere);

VISTI

i dati espressi dal Dott. Pompili relativi al consumo di alcool che sono veramente allarmanti;

DATO ATTO

che la piaga sociale dell’abuso di alcool si contrasta in primis con politiche educative che partono dalle famiglie e dalle scuole, che evidentemente devono essere più efficaci, ma al tempo stesso bisognerebbe capire le reali esigenze dei giovani, aiutandoli anche con unità di strada (nei casi più difficili);

PRESO ATTO

Che le politiche per i giovani a Fano sono state quasi totalmente azzerate, infatti nei capitoli di spesa di bilancio rimane solo Agenzia Giovani (che tra l’altro è stata completamente ridimensionata negli orari da due anni a questa parte);

PRESO ATTO

Che attualmente il servizio Politiche Giovanili è sprovvisto di personale dipendente del Comune, pertanto tutto è in capo al dirigente e all’Apo dei servizi sociali;

PRESO ATTO

Che in passato si è provato a stravolgere le politiche giovanili favorendo la partecipazione attiva dei giovani. In primis con la Consulta dei Giovani (che aveva a disposizione per 100.000 € per fare iniziative), che doveva essere potenziata e migliorata, ma che questa giunta ha completamente abbandonato;

PRESSO ATTO

Che le varie iniziative invernali come il Maccheroni, Pepper Sound, I Giovani Fanno Centro, Fano +, Citt’attivi, ecc… tutte iniziative portate avanti con le associazioni giovanili della città, co-organizzatrici degli eventi, non sono più state realizzate;

DATO ATTO

Che ad oggi possiamo definire FANO NON UNA CITTA’ PER GIOVANI

IMPEGNA IL SINDACO E LA GIUNTA A

  1. Rendersi protagonista di iniziative con i giovani e per i giovani, attraverso collaborazioni con i privati e le associazioni;
  2. Riaprire la consulta dei giovani, migliorandola e mettendogli a disposizione risorse economiche da spendere;
  3. Potenziare le politiche giovanili mettendo almeno un dipendente a seguire le politiche giovanili all’interno del settore Servizi Sociali;
  4. Sostenere e valorizzare il Fab Lab con risorse economiche e personale a supporto della struttura, prevedendo la dislocazione in un locale idoneo (visto che dovrà far spazio al museo del Carnevale);
  5. Favorire l’apertura di locali privati, tramite esenzioni, con delibere ad hoc che prevedano la deroga per i decibel, zonizzando acusticamente le aree della nostra città ritenute più idonee a tali attività;
  6. Evitare l’emigrazione dei nostri giovani in Romagna, con il rischio di incidenti, favorendo iniziative di tipo locale;
  7. Contrastare l’abuso di alcool tra i giovani con politiche sociali tramite unità di strada, coinvolgendo attivamente ai giovani, rendendoli protagonisti e organizzatori di eventi durante tutto l’anno;
  8. Informare i giovani, tramite le scuole e in collaborazione con l’Area Vasta, dei rischi che corrono quando abusano dell’alcool
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