CRONACAIN PRIMO PIANOSENIGALLIA

L’Amministrazione comunale di Senigallia alla ricerca di 400.000 euro per mettere in sicurezza e far riaprire la Chiesa delle Grazie, uno scrigno di cultura

L’Amministrazione comunale di Senigallia alla ricerca di 400.000 euro per mettere in sicurezza e far riaprire la Chiesa delle Grazie, uno scrigno di cultura

SENIGALLIA – L’Amministrazione comunale sta cercando di reperire 400.000 euro per mettere in sicurezza la Chiesa di Santa Maria delle Grazie, uno scrigno di cultura, patrimonio di tutta la collettività. Da tempo, purtroppo, la chiesa è stata chiusa in quanto dichiarata inagibile. Ma l’Amministrazione comunale, grazie soprattutto all’impegno dell’assessore Enzo Monachesi, è intenzionata a riaprirla al più presto.

La chiesa di Santa Maria delle Grazie e il relativo convento furono fatti edificare da Giovanni della Rovere a 2 chilometri da Senigallia, in una collina, per ringraziare la Madonna delle Grazie e San Francesco di avergli “donato” un figlio maschio, Francesco Maria I Della Rovere, nato il 25 marzo 1490, giorno in cui si ricorda l’Annunciazione.

Il progetto iniziale era stato presentato nel 1491, ma i lavori sono andati avanti molto lentamente. Nel 1501, alla morte di Giovanni della Rovere, gran parte del convento era pronta, ma non la Chiesa, della quale probabilmente esisteva a quel tempo soltanto la sacrestia.

Il complesso monumentale è stato poi fatto terminare  dall’ultimo erede della dinastia roveresca nel 1684.

Notevole per la posizione suggestiva e per le opere d’arte che contiene, la chiesa di Santa Maria delle Grazie riveste particolare importanza per la sua storia, legata ai periodi più nobili di Senigallia.

Nell’abside della Chiesa si ammira la pala del Perugino raffigurante la Madonna col Bambino, databile intorno al 1490, dove Maria, seduta in trono, ha ai suoi lati alcuni Santi: San Giovanni Battista, San Ludovico e San Francesco a sinistra, e San Pietro, San Paolo e San Giacomo a destra. L’abside ospita altre due tele entrambe incentrate sulla glorificazione di Maria.

Prima che fosse trasferita alla Galleria Nazionale di Urbino era visibile nella Chiesa anche la famosa Madonna di Senigallia di Piero della Francesca. Ora di questo quadro è presente solo una riproduzione realizzata da Nello Latini nell’anno del Giubileo del 2000. Altri quadri di valore ornano gli altari laterali della Chiesa.

La Chiesa è dedicata alla Beatissima Vergine Maria (8 settembre). San Francesco d’Assisi (4 ottobre) è venerato come Patrono della Chiesa, mentre la Parrocchia celebra con devozione anche la festa di San Pasquale Baylon (17 maggio).

Oggi una parte del convento ospita il Museo di storia della mezzadria.

 

Ag – RIPRODUZIONE RISERVATA - www.laltrogiornale.it