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Nuovo no del Comitato al progetto del digestore anaerobico nell’area Zipa di Casine di Ostra

Nuovo no del Comitato al progetto del digestore anaerobico nell’area Zipa di Casine di Ostra

 

https://www.laltrogiornale.it/2018/03/nuovo-no-del-comitato-al-progetto-del-digestore-anaerobico-nellarea-zipa-di-casine-di-ostra/OSTRA – Sta tornando alla ribalta delle cronache il progetto del digestore anaerobico da realizzare nell’area Zipa di Casine di Ostra. A tal proposito ospitiamo un intervento del Comitato Tutela Ambiente e Salute Valli Misa e Nevola.

“Abbiamo appreso dalla stampa – vi si legge – che la società ASTEA spa sarebbe in procinto di acquistare (o, forse, avrebbe già promesso di acquistare) l’area e quindi il progetto del digestore anaerobico di proprietà EN ERGON srl, che dovrebbe essere realizzato nell’area ZIPA di Ostra.

“Ci ha fortemente sorpreso, in tal senso, il comunicato apparso sulla stampa del sindaco del Comune di Osimo, Simone Pugnaloni, il quale riferendosi alle autorizzazioni ricevute dall’impianto suddetto ha affermato in modo perentorio: “Tutte le vie giudiziarie sono state percorse e ultimate favorevolmente per l’impresa che propone l’opera, da ultimo con la pronuncia del Consiglio di Stato in data 17 novembre 2016”

“Quanto affermato dal Sindaco di Osimo – si legge nell’intervento del Comitato – non corrisponde al vero: contro il Decreto del Dirigente della Regione Marche n. 19 del 20.5.2016 con cui è stato approvato l’adeguamento AIA dell’Impianto e la relativa variante (un atto fondamentale per l’approvazione del progetto stesso) pende un ricorso al TAR del 22.7.2016 promosso da alcuni imprenditori e residenti della zona che compongono questo Comitato, rubricato al Tribunale Amministrativo Regionale Marche al nr. 546/2016

“Contro il medesimo provvedimento, pende inoltre, sempre avanti al TAR Marche, un altro ricorso, quello promosso dal Comune di Trecastelli il 25.7.2016.

“Entrambi i ricorsi non sono stati ad oggi ancora discussi, per cui nessuna di queste due vie giudiziarie si è “ultimata a favore dell’impresa che propone l’opera”, come affermato dal Sindaco Pugnaloni.

“Va inoltre precisato che neanche la pronuncia del Consiglio di Stato del 17.11.2016 può dirsi definita dal momento che stata fatta oggetto di ricorso per revocazione, con giudizio ancora pendente davanti al Consiglio di Stato, rubricato al nr. 4298/2017.

“Visto l’ingente investimento che dovrà affrontare la ASTEA spa, riteniamo davvero grave che il Sindaco del Comune di Osimo, maggior azionista della società che sta comprando l’area e quindi il progetto del digestore anaerobico, non sia a conoscenza degli importanti contenziosi in essere relativi a detto impianto, per cui lo invitiamo ad approfondire i fatti, prima di assumere qualsiasi decisione.

“Dal canto nostro – conclude il Comitato Tutela Ambiente e Salute Valli Misa e Nevola – vogliamo precisare che il Comitato continuerà in modo indefesso e con ogni lecito strumento la sua battaglia contro la realizzazione di questo impianto, che non può certo più essere costruito su un’area che nel 2014 è stata alluvionata”.

Nella foto: il lotto dove dovrebbe insediarsi il nuovo Impianto Biogas durante l’esondazione, avvenuta nel 2014, del Nevola

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QUI sotto il video dell’esondazione del Nevola:

Il Video dell’esondazione del Fiume Nevola 2014 

 

 

 

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