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Fratelli d’Italia: “Serve un atto di orgoglio del sindaco Seri per salvare la sanità pubblica fanese”

Fratelli d’Italia: “Serve un atto di orgoglio del sindaco Seri per salvare la sanità pubblica fanese”

di STEFANO POLLEGIONI*

FANO – Fratelli D’Italia attraverso il Segretario di Fano Stefano Pollegioni, il Segretario Provinciale Antonio Baldelli ed il Vice Presidente ANCI Francesco Baldelli, non ha fatto mancare la propria presenza in difesa della sanità della nostra provincia: essi hanno partecipato, di fronte al Palazzo Raffaello di Ancona sede della regione Marche, alla manifestazione organizzata dai comitati cittadini  per dire NO all’ennesima  scelta della Giunta Regionale di centrosinistra, ed a guida PD,  di svendere la nostra sanità pubblica a quella privata.

A quanto pare il Presidente della Regione Marche Ceriscioli, nonostante i recenti e  pessimi risultati elettorali raccolti dal suo Partito Democratico,  continua imperterrito nel percorso di smantellamento della sanità pubblica provinciale.

Purtroppo anche su Fano si abbatterà la mannaia sanitaria che priverà la Città della Fortuna di una struttura ospedaliera vera e propria. Anzi proprio la terza città delle Marche pagherà il dazio più alto alla riforma sanitaria sostenuta caparbiamente da Cerisicoli e dal Partito Democratico visto che per far emergere l’ospedale unico di Pesaro sarà necessario demolire, nei servizi e vedrete anche nelle strutture, il Santa Croce

Il destino della sanità fanese sembra segnare lo svuotamento del Santa Croce e a quanto pare le dolci e rispettose letterine inviate dal Sindaco Massimo Seri al Presidente della Regione Ceriscioli non hanno minimamente scongiurato la prognosi infausta del nosocomio fanese.

E’ stato annunciato che, nei primi giorni di aprile, il Presidente Ceriscioli sarà presente a Fano per presenziare ad un Consiglio comunale monotematico sulla sanità. Ceriscioli potrà restarsene tranquillo in Ancona tanto siamo sicuri che ci racconterà di nuovo la favoletta che tutto va bene, mentre il sindaco Seri abbassa la testa ed il sindaco ombra Minardi si sfrega le mani compiaciuto.

Purtroppo nelle ultime riunioni in cui sono stati chiamati i sindaci di Area vasta con sede ospedaliera il sindaco Seri non si è visto. E non è stato nemmeno presente all’ultima riunione del 12 marzo in cui è stata decretata la morte del Santa Croce che finirà  totalmente nelle mani del privato e questo è un fatto gravissimo che i cittadini fanesi e del primo entroterra devono sapere!

Inoltre sempre nell’incontro del 12 Marzo, il Sindaco di Urbino ha rivendicato l’accordo con il Presidente della Regione Ceriscioli sulla sede dell’Area Vasta: nel documento è stato aggiunto che la parte amministrativa dell’Area Vasta sarà trasferita da Fano a Urbino come già denunciato più volte sulla stampa da Fratelli d’Italia. Quindi vittoria di Matteo Ricci che incassa l’ospedale unico, vittoria parziale di Gambini che si aggiudica gli uffici di Area Vasta e sconfitta totale per  Massimo Seri!

Infatti il Sindaco Massimo Seri era cosi preoccupato del Santa Croce da non essere presente ed addirittura da non aver inviato neppure un sostituto a presenziare. Forse già sapeva che si sarebbe sottoscritto un documento con lo spostamento degli uffici di Area Vasta e quindi a preferito inviare in seguito un suo documento con delle gentili ed ossequiose richieste in difesa degli interessi di Fano?

Ora Basta! Deve finire il giochino delle tre carte dove tra Pesaro, Urbino e Fano perde sempre la città governata da Massimo Seri. Quello che meraviglia è che il diritto alla salute e l’assistenza ospedaliera dei fanesi debbano ancora una volta essere difesi dal sindaco di Pergola Francesco Baldelli. Infatti il sindaco Baldelli ha già presentato un nuovo documento dove chiede che il Santa Croce sia innalzato al secondo livello, come Pesaro, e non finisca nelle mani della sanità privata.
Invitiamo i cittadini fanesi a fare sentire con forza il proprio dissenso affinché la sanità fanese non cada nelle fauci dei privati, e di tutti gli altri gruppi di interesse che ruotano attorno alla ricca torta della sanità. L’unico interesse è il diritto alla salute e la difesa dell’Ospedale Santa Croce con tutte le forze e con tutte le energie! Molti hanno capito, e gli altri fanno finta di non capirlo, che il Primo Cittadino di Fano abbia sottovalutato il triste futuro dell’ospedale Santa Croce e il danno per la salute dei fanesi. Non vogliamo pensare che Seri abbia svenduto la sanità pubblica dei fanesi ed allora forse si sta manifestando tutta le debolezza e l’incapacità di un sindaco che a Fano è sotto scacco del Partito democratico.

Ma ancora non tutto è perduto. Basta un po’ di orgoglio e di determinazione per salvare la sanità pubblica. Ora è il momento che il sindaco Seri acquisti consapevolezza che il momento di salvare la sanità fanese è qui ed ora ed inizi a prendere seriamente le distanze dalle scelte scellerate del piano sanitario voluto dal Partito democratico, altrimenti sarà per sempre ricordato come il sindaco che ha chiuso l’Ospedale Santa Croce.

*Segretario di Fratelli d’Italia Fano

 

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