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“Fratelli d’Italia chiederà di effettuare su tutto il tratto costiero di Fano una bonifica precauzionale di residuati bellici”

“Fratelli d’Italia chiederà di effettuare su tutto il tratto costiero di Fano una bonifica precauzionale di residuati bellici”

Stefano Pollegioni: “Nel libro dello storico fanese Gastone Mazzanti “Dalle vie del cielo a quelle della città, Fano nella guerra 1939/45”, c’è una foto aerea di un bombardamento dove si vedono alcune bombe esplodere proprio nella zona del ritrovamento. Si tratta di un raid aereo portato a termine da 12 aerei Baltimores dello Squadron 223 RAF il 15 aprile 1944, le bombe erano dirette sullo scalo ferroviario fanese, ma per errore sono cadute sulla Sassonia ed il mare. Complessivamente vennero sganciate 24 bombe da 230 kg e 36 da 115 kg”

“Fratelli d’Italia chiederà di effettuare su tutto il tratto costiero di Fano una bonifica precauzionale di residuati bellici”di STEFANO POLLEGIONI*

FANO – Fratelli D’Italia esprime un grande apprezzamento per il lavoro svolto da tutto il Comparto Sicurezza, dai Vigili del Fuoco, dalla Protezione Civile e dalla Croce Rossa Italiana nell’evacuazione di 23.000 fanesi e del Nosocomio locale. Il loro intervento è stato infatti determinante nella gestione dell’emergenza scaturita dal rinvenimento nonché accidentale innesco dell’ordigno bellico rinvenuto in Viale Ruggeri.

Tuttavia FdI ha forti perplessità in merito alle dichiarazioni di ASET S.p.A. sull’imprevedibilità del ritrovamento dell’ordigno. A questo proposito faremo ufficiale richiesta, impegnando anche i consiglieri comunali di opposizione del centro destra, di visionare il PSC (Piano di Sicurezza e Coordinamento) del cantiere di ASET S.p.a. di Viale Ruggeri, in riferimento alla valutazione del rischio ordigni bellici, come espressamente previsto dall’Art.28 del D.lgs. 81/2008.

Immagino, comunque, che le autorità preposte, come la Procura della Repubblica di Pesaro sicuramente informata, facciano accertamenti su eventuali documenti che attestino quanto detto dal presidente di Aset Dott. Reginelli e non ci si fermi , quindi, alle sole dichiarazioni.

Nel libro dello storico fanese Gastone Mazzanti “Dalle vie del cielo a quelle della città, Fano nella guerra 1939/45”, c’è una foto aerea di un bombardamento dove si vedono alcune bombe esplodere proprio nella zona del ritrovamento. Si tratta di un raid aereo portato a termine da 12 aerei Baltimores dello Squadron 223 RAF il 15 aprile 1944, le bombe erano dirette sullo scalo ferroviario fanese, ma per errore sono cadute sulla Sassonia ed il mare. Complessivamente vennero sganciate 24 bombe da 230 kg e 36 da 115 kg.

Ecco quindi che se si volesse supporre che quell’area era sicura e non suscettibile ad eventuali e approfonditi accertamenti, prima dell’inizio lavori, da rinvenimenti bellici mi sembra molto azzardato!

Alla luce di quanto accaduto, chiederemo ufficialmente al Comune e alla Capitaneria di Porto di valutare l’opportunità di effettuare su tutto il tratto costiero una bonifica sistematica precauzionale a terra da ordigni esplosivi residuati bellici . Questo per tranquillizzare i bagnanti fanesi e turisti che si appresteranno ad occupare le spiagge per la stagione estiva che sta arrivando.

*Segretario di Fratelli d’Italia – Fano

 

 

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