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E’ nata viva la bimba gettata nel cassonetto dei rifiuti

E’ nata viva la bimba gettata nel cassonetto dei rifiuti

E’ il primo risultato emerso dall’autopsia effettuata dal dottor Adriano Tagliabracci. I carabinieri di Senigallia sono alla ricerca della mamma. La Procura della Repubblica di Ancona indaga per infanticidio ed occultamento di cadavere

OSTRA – E’ sicuramente nata viva la bimba il cui corpo  è stato scoperto giovedì pomeriggio nel centro di trattamento rifiuti della Cavallari Group, a Casine di Ostra. E’ questo il primo – e più importante – risultato emerso dall’autopsia che si è svolta oggi pomeriggio nei locali dell’Istituto di Medicina legale dell’Ospedale di Ancona.

Secondo il medico legale dottor Adriano Tagliabracci la bimba, dopo che è venuta alla luce, non sarebbe stata né accudita, né allattata dalla mamma e sarebbe morta, probabilmente per inedia, mercoledì, cioè 24 ore prima del ritrovamento del corpicino. Sarebbe stato inoltre accertato il fatto che la piccina era già morta nel momento in cui è finita all’interno di uno dei camion che raccolgono la spazzatura. Il dottor Tagliabracci che, su disposizione del pubblico ministero che conduce l’inchiesta, la dottoressa Serena Bizzarri, ha effettuato l’autopsia, si è comunque riservato sessanta giorni di tempo per fornire ulteriori elementi. Nel frattempo il cadavere della bimba resta all’obitorio dell’Ospedale regionale di Ancona, a disposizione dell’Autorità giudiziaria.

 

I carabinieri del reparto operativo della Compagnia di Senigallia stanno frattanto indagando a tutto campo per cercare di individuare la donna che ha gettato il corpicino della bimba in un cassonetto dei rifiuti, celato in una busta di plastica. Probabilmente si tratta – e questa è un’altra ipotesi che sta prendendo campo nelle ultime ore  – di una donna originaria del Nord Africa o del Sud Est asiatico.

 

Il cadavere, ormai privo di vita, della piccina è stato individuato giovedì pomeriggio da uno degli operai della Cavallari Group, l’azienda di Casine di Ostra che si occupa di differenziare i rifiuti. E durante la cernita, su un nastro trasportatore, è stato appunto scoperto il corpicino della neonata. Indagini complesse, quelle dei carabinieri, dato che l’azienda di Casine di Ostra si occupa del trattamento dei rifiuti provenienti da molti Comuni delle province di Ancona, Pesaro e Perugia. Appare abbastanza complicato, quindi, risalire alla zona precisa in cui il corpicino della bambina è stato gettato nel cassonetto. Anche se i carabinieri stanno attentamente vagliando ogni particolare, per dare una “lettura” precisa ai rifiuti presenti sul nastro trasportatore, vicino al corpicino della bimba. Rifiuti che potrebbero fornire elementi utili per poter risalire alla zona di provenienza. Appena riusciranno ad individuare il Comune di provenienza i militari inizieranno accertamenti mirati negli ospedali e negli ambulatori, rivolgendosi direttamente anche ai medici di famiglia, alla ricerca di possibili indizi per risalire alla partoriente

Sul nastro trasportatore, vicino al corpicino della bimbetta, è stata anche trovata una busta di plastica, con evidenti macchie di sangue, che è stata sequestrata e verrà analizzata, alla ricerca di possibili impronte.

Fin dal momento del rinvenimento del corpicino senza vita della bimba la Procura della Repubblica di Ancona – l’inchiesta è coordinata dal pubblico ministero Serena Bizzarri – ha aperto un fascicolo, contro ignoti, per i reati di infanticidio e occultamento di cadavere. Non viene neppure escluso che la donna possa essere stata aiutata (o costretta) da altre persone a partorire e, subito dopo, a gettare la neonata nel cassonetto dei rifiuti.

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