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Nuova struttura sportiva a Fano: l’Amministrazione comunale spiega il perché della realizzazione proprio in zona Trave

Nuova struttura sportiva a Fano: l’Amministrazione comunale spiega il perché della realizzazione proprio in zona Trave

Alcune importanti precisazioni in merito alle esternazioni del Comitato “Noi Poderino”

FANO – L’assessorato allo Sport del Comune di Fano, dopo l’ultimo incontro avvenuto con il Comitato “Noi Poderino” e in seguito ad alcuni articoli emersi sulla stampa, ritiene doveroso intervenire sulla questione della nuova struttura sportiva che si realizzerà in zona Trave, soprattutto in considerazione del fatto che, i membri del comitato, hanno più volte asserito che un’opera del genere andrebbe realizzata altrove.

L’assessorato vuole però sottolineare alcuni concetti:

1 – A FANO MANCANO LE STRUTTURE SPORTIVE. Fano è il terzo comune delle Marche e l’Amministrazione ha ereditato una situazione degli impianti sportivi a dir poco carente, sia da un punto di vista qualitativo che, soprattutto, quantitativo.

2 – NON POSSIAMO NEL 2018 CONTINUARE A CHIAMARE PALESTRE GLI IMPIANTI ESISTENTI piccoli, degli anni Ottanta, non omologati per campionati tanto meno per manifestazione ed eventi. Gli impianti fanesi non sono al passo con i tempi del mondo dello sport che è in continua crescita e merita impianti nuovi e moderni.

3 – NON PUÒ ESSERE UN PROBLEMA LA COSTRUZIONE IN UN IMPIANTO SPORTIVO IN UN’AREA SPORTIVA che da piano regolatore prevede la costruzione di volumi dedicati allo sport.

In una città normale se il Comune investe in una palestra riceve applausi.

Si precisa che tutte le palestre il mattino sono utilizzate dalle scuole elementari, nel caso della Trave troverebbero spazio le classi dell’Istituto Comprensivo Nuti, Fenile e Centinarola.

Dovremmo imparare come città a parlare di nuova impiantistica sportiva in modo positivo e propositivo sulla stampa, per essere aperti anche agli stimoli privati visto che siamo in un anno favorevole fiscalmente per le aziende.

Entrando nel tema delle riunioni con il comitato, l’amministrazione ha verificato l’esistenza di due aree alternative:

a-l’area sportiva all’interno del circuito Marconi-pista di cemento a fianco all’impianto di baseball. Aset ci ha confermato che ad oggi i sotto servizi sono mancanti per non parlare del fatto che avere un cantiere prima ed un impianto poi, dentro il circuito comprometterebbe l’attività sportiva di ciclismo giovanile. Il tema dell’attraversamento non è di facile soluzione e comunque crea ulteriori costi.

b-l’area dell’ex Mattatoio oggi non è una zona sportiva, necessita di una variante al piano regolatore, il cui percorso di approvazione comporterebbe almeno un anno.

A breve l’assessorato, in modo partecipato con la consulta, con il Panathlon che è al di sopra di tutte le discipline, con le commissioni dedicate aprirà delle riflessioni sulla necessità di almeno altri due impianti: uno per il calcio a 5/pallacanestro con un bel fondo in parquet ed un grande impianto superiore ai 2500 posti

 

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