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A Sant’Agata Feltria prosegue la mostra “Arcana – Il sigillo della Luce” dello scultore Andrea da Montefeltro

A Sant’Agata Feltria prosegue la mostra “Arcana – Il sigillo della Luce” dello scultore Andrea da Montefeltro

Allestita nel Museo del Complesso di San Girolamo, è visitabile il sabato e la domenica fino al 31 marzo. Un intreccio tra culture antiche, contemporaneità e futuro con protagonista la pietra del Montefeltro

SANT’AGATA FELTRIA – Si articola in un percorso pieno di simbolismo e di mistero la mostra “Arcana – Il Sigillo della Luce” del giovane scultore Andrea da Montefeltro (nella foto, in alto), allestita nel Museo del Complesso di San Girolamo di Sant’Agata Feltria, che ha per protagonista la pietra del Montefeltro, abilmente scavata e levigata, in un intreccio tra culture antiche, contemporaneità e futuro. Promossa dal Comune di Sant’Agata Feltria e dalle associazioni “Visit Sestino” e “Il giardino della speranza  con vari patrocini (Regione Emilia Romagna, Province di Rimini e di Pesaro e Urbino, Comune di Sassocorvaro, diocesi di San Marino e Montefeltro, Club Unesco di Forlì) e collaborazioni, tra cui la Compagnia di rievocazione storica “Corbarius” di Sassocorvaro, la mostra è frutto di un interessante percorso di ricerca dell’artista, che unisce antico e moderno, simboli e forme, scritti e numeri, mitologia e religione, quasi in simbiosi con la pietra che scolpisce e che esalta grazie alla tecnologia led.

Sono 180 le sculture che Andrea da Montefeltro ha all’attivo, alcune esposte nelle gallerie di Roma e Ferrara, altre collocate in collezioni private in Italia, Messico, Stati Uniti, Australia, Inghilterra, Emirati Arabi. Tra le più importanti, la “Croce dell’Apocalisse”, consegnata a Papa Benedetto XVI, ospitata nei Musei Vaticani. Nel 2013 ha ricevuto dall’Onu il “Premio internazionale della Pace nel mondo” per l’opera “Il fuso della pace”, che ben esprime anche il suo ruolo di “ambasciatore del territorio”.

“Il mio obiettivo – spiega Andrea da Montefeltro – è da un lato diffondere la tradizione millenaria della pietra, associata ad innovazione e creatività attraverso applicazioni tecnologiche, dall’altro far conoscere le tradizioni del Montefeltro, promuovendone gli aspetti storici, culturali ed enogastronomici, anche nell’ottica di un turismo sostenibile”. Come anticipa l’artista, “l’esposizione verrà portata nel 2019 sulla costa del ponente ligure nell’ambito di un progetto basato sul legame antico tra i Comuni di Sant’Agata Feltria e Sassocorvaro con due famiglie nobili, quella del marchesi Fregoso e dei Doria. L’arte si pone così come perno di una cultura non localizzata ma diramata, con l’unico scopo della crescita evolutiva dei rapporti e del ritorno a valori che meglio caratterizzano l’Italia. Perché la bellezza, oggi più che mai, va salvata dall’indifferenza e dai ritmi frenetici di una società che mira solo a salvare il profitto”.

La mostra, ad ingresso libero, resterà aperta fino al 31 marzo il sabato e la domenica, dalle ore 15 alle 18. Info: info@andreadamontefeltro.it; www.andreadamontefeltro.it   (g.r.)

 

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