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“Il Grand Tour della Cultura serve a valorizzare e far conoscere i nostri beni culturali”

“Il Grand Tour della Cultura serve a valorizzare e far conoscere i nostri beni culturali”

Presa di posizione dell’Assessorato alla Cultura del Comune di Fano che respinge tutte le polemiche

FANO – Sul tema del Grand Tour della Cultura 2017/2018 organizzato dal Comune di Fano, a fronte delle recenti prese di posizione dell’Associazione La Pandolfaccia e al solo fine di chiarire ancora una volta di che cosa si sta parlando e se possibile, placare una polemica costruita sul nulla, l’Assessorato alla Cultura sottolinea quanto segue: “Il Grand Tour della Cultura, giunto alla sua quinta edizione, è promosso dall’Assessorato alla Cultura della Regione Marche in collaborazione con Fondazione Marche Cultura e MAB Marche ed è finalizzato a promuovere il patrimonio custodito nei nostri istituti culturali attraverso la collaborazione ed il coinvolgimento di archivi, biblioteche e musei delle città che hanno inteso aderire  con progetti specifici e legati alle ricchezze di cui sono depositari.

“Il Grand Tour della Cultura serve a valorizzare e far conoscere i nostri beni culturali”Il tema individuato per questa edizione è “Marche fuori dal Comune. Per una  lettura inedita del nostro patrimonio: dentro/fuori Musei, Archivi e Biblioteche”.
“Così ha fatto Fano assieme ad altri 50 comuni marchigiani, organizzando un progetto mirato alla valorizzazione e alla conoscenza dei beni culturali conservati presso la Biblioteca Federiciana, Il Museo del Palazzo Malatestiano e l’Archivio di Stato relativi al periodo malatestiano proprio nell’anno in cui Fano costituirà assieme all’Università degli Studi di Urbino, alla Fondazione Cassa di Risparmio di Fano e alla Sovrintendenza Archivistica dell’Umbria e delle Marche il Centro Studi Malatestiani, per precisa volontà di questo Assessorato che intende indagare con studi scientifici e continuativi lo straordinario giacimento culturale costituito dai codici e dopo aver reso pienamente agibile la Rocca Malatestiana e restaurato le coperture del Palazzo Malatestiano.

“Per Fano il Grand Tour proporrà dunque la visione di vari codici malatestiani presso la Sala dei Globi della Federiciana, l’illustrazione degli straordinari resti del farsetto di Pandolfo Malatesti e della sua ricostruzione, ed una conferenza finale a cura della Professoressa Anna Falcioni, docente dell’Università degli Studi di Urbino e massima esperta del periodo Malatestiano in Fano.

“Inoltre sono state programmate visite guidate e laboratori didattici gestiti da operatori culturali professionalmente qualificati e con significative esperienze.

“Non vi è stato alcun tavolo di concertazione da cui la Pandolfaccia sarebbe stata esclusa ma un progetto ideato e realizzato con le risorse e le forze di cui l’Assessorato dispone seguendo i dettami dell’iniziativa che ha prodotto crediamo un’ottima proposta culturale, come peraltro fatto nelle precedenti edizioni.

“Veniamo ora ai rapporti che l’Assessorato alla Cultura ha avuto con l’Associazione La Pandolfaccia dall’insediamento della nuova amministrazione ad oggi. Per quanto ci riguarda abbiamo stabilito da subito un atteggiamento di sincera e fattiva collaborazione con l’associazione che dal 1985 rievoca spettacolarmente alcuni aspetti della vita di corte, dando luogo ad alcune manifestazioni che promuovono il ricordo e l’immagine del periodo medievale/rinascimentale soprattutto a livello di accoglienza turistica, avendo avuto al contempo l’attenzione di affiancare all’evento ludico del Palio delle Contrade anche momenti di approfondimento storico.

“La collaborazione si è concretizzata nella visita al Comune di Rimini finalizzata a stabilire una serie di relazioni tra le due città malatestiane, nel garantire il contributo pubblico annuo al palio, nel favorire l’apporto di sponsor, nel mettere a disposizione l’Ufficio Europa per la ricerca di possibili finanziamenti, nel moltiplicare le occasioni estive della presenza della stessa nelle manifestazioni della città (Quattro cantoni, In Gir per Fan), nell’organizzare una tappa del torneo degli sbandieratori in Piazza XX Settembre, nella richiesta effettuata dallo stesso assessore alla cultura al Presidente della Lega Sbandieratori di effettuare a Fano il meeting nazionale della stessa manifestazione (intuizione che lo stesso Frattesi ha definito “lungimirante”).

“Poiché l’Assessorato conosce bene le difficoltà economiche che l’associazione si trova ad affrontare nell’organizzazione dell’evento estivo più importante e la lamentata inadeguatezza del contributo che l’Amministrazione riesce ad erogare, abbiamo evitato di richiedere alla Pandolfaccia una prestazione gratuita a contorno di quanto già programmato poiché ci piace onorare gli impegni che assumiamo.

Non si dica dunque che agli amministratori non sta a cuore la sopravvivenza e lo sviluppo del Palio delle Contrade.

Riteniamo che i problemi siano altri e collegati si, alle nuove normative di sicurezza che la circolare Gabrielli impone a tutte le manifestazioni con consistente richiamo di pubblico ma anche ad una diversa organizzazione nella ricerca di risorse. Di questo – conclude la nota dell’Assessorato alla Cultura – siamo disponibili a parlare, facendo come sempre la nostra parte, riportando i toni del confronto ad una maggiore serenità e correttezza”.

 

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