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Un successo la “degustazione mascherata” organizzata dagli Amici del Verdicchio dei Castelli di Jesi

Un successo la “degustazione mascherata” organizzata dagli Amici del Verdicchio dei Castelli di Jesi

JESI – Degustare i migliori vini del territorio a occhi chiusi e votarne le qualità. Consiste in questo l’abilità degli Amici del Verdicchio dei Castelli di Jesi, associazione nata a maggio 2014 da un gruppo di estimatori del prezioso nettare, con l’obiettivo di valorizzarne le caratteristiche aggregando gli appassionati, creare una cultura del vino e del territorio da cui nasce, organizzare eventi che abbiano come protagonista il Verdicchio. Tra le molteplici attività messe in campo dall’Associazione presieduta da Maurizio Ricci, ha riscosso particolare successo la seconda edizione della Degustazione Mascherata, cioè di vini con etichetta coperta, che si è svolta giovedì scorso nell’accogliente cornice del Circolo Cittadino di Jesi. Una location inedita per l’Associazione – che è solita promuovere gli incontri nella sua sede di piazza Ghislieri n.3 – per ospitare al meglio i 17 soci con consorti e ospiti che hanno voluto prendere parte all’iniziativa.

Caratteristica dei vini in degustazione abbinati a un raffinato menù – tre diverse etichette di Verdicchio dei Castelli di Jesi doc Classico Superiore del 2015 – è che provenivano tutti dalla riva destra del fiume Esino.

La degustazione è stata preceduta da un’introduzione da parte del sommelier Alessandro Calabrese,  Coordinatore della Scuola Europea di Sommelier, e dalla presentazione di un corso di avvicinamento al vino, per degustare e apprezzare i diversi vini, altro interessante progetto in cantiere che presto vedrà la luce.

Durante la cena, il Presidente dell’Associazione Amici del Verdicchio dei Castelli di Jesi Maurizio Ricci ha anche condotto l’assemblea dell’associazione, il cui momento clou è stato l’ingresso di nuovi soci. Alla rosa dei 34 iscritti se ne aggiungono altri due: Valentino Cherubini e Giovanni Picchietti.

La votazione dei vini con le etichette coperte ha seguito, per ciascun partecipante, un parametro squisitamente personale: una valutazione da conoscitori per alcuni, da estimatori dalla gran parte.

Al termine della cena, raccolte le votazioni, si sono scoperte le etichette e le bottiglie di nettare della vigna si sono fatte conoscere e apprezzare: in degustazione vi erano il Versiano della cantina Vignamato, il San Michele della cantina Bonci, Gaiospino della Fattoria Coroncino. Tre ottimi esempi di risultato delle competenze dei produttori della nostra pregiata uva del vitigno Verdicchio.

 

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