IN PRIMO PIANOPOLITICASENIGALLIA

“Il sindaco Mangialardi chieda di tutelare i servizi sanitari dell’Ospedale di Senigallia”

“Il sindaco Mangialardi chieda di tutelare i servizi sanitari dell’Ospedale di Senigallia”

Nuovo appello del Comitato Cittadino e del Tribunale del Malato: “Segua l’esempio dei suoi colleghi di Jesi e Osimo”

“Il sindaco Mangialardi chieda di tutelare i servizi sanitari dell’Ospedale di Senigallia”SENIGALLIA – Ospitiamo oggi un nuovo intervento congiunto, sui problemi sanitari, del Comitato Cittadino per la difesa dell’Ospedale di Senigallia e del Tribunale del Malato.

“Siamo molto vicini alla famiglia Urbani – si legge nel documento – che ha dato il nome all’Ospedale di Jesi e comprendiamo la loro amarezza nel vedere l’Ospedale sottoposto, cosi dicono, ad un progressivo depauperamento dei servizi sanitari e degli organici.

“Siamo solidali e comprendiamo l’amarezza delle loro parole perché a Senigallia viviamo lo stesso declassamento anche se come Comitato e Tribunale del Malato CittadinanzAttiva, anch’esso intitolato a Carlo Urbani, cerchiamo con tutto il nostro impegno di salvare quello che rimane della sanità pubblica del nostro territorio.

“Ma purtroppo finora con scarsi risultati visto che non siamo minimamente ascoltati dai nostri amministratori.

“Per un progetto regionale sconosciuto ai cittadini, ma ben conosciuto dai politici, perché la sanità è bene ricordarlo è gestita dalle Regioni e quindi dai politici, noi siamo stati sacrificati ai territori di Jesi e Fabriano, che assieme a Senigallia e Ancona (Osimo e Loreto) formano l’Area Vasta 2.

“Portiamo esempi concreti: con l’applicazione delle determine regionali di Spacca, avallate da Ceriscioli e Volpini, che ha la delega alla sanità e quindi ne è l’assessore a tutti gli effetti, Senigallia ha la metà delle Unità Operative Complesse rispetto a Jesi e Fabriano. Sono state già tolte dal nostro nosocomio le Unità Operative Complesse di Otorino, di Oculistica, di Oncologia, della Cardiologia-Utic declassata a Riabilitativa e per la quale abbiamo chiesto, senza alcuna risposta degli amministratori e dei politici, un incontro pubblico per confrontarci nel merito, visto che loro asseriscono il contrario, nonché tutta una serie di disservizi pubblici che settimanalmente leggiamo per varie proteste dei cittadini. Ci riferiamo al Laboratorio Analisi, alla Radiologia, alla Gastroenterologia, al Pronto Soccorso etc…

“Prossimamente, per quanto riguarda la Cardiologia, presenteremo una ricerca ben documentata e con dati inconfutabili nella quale dimostreremo ancora una volta, qualora fosse necessario agli amministratori, non certamente ormai ai cittadini che ci riconoscono e ci incitano a proseguire nella nostra opera sociale, l’incongruenza delle decisioni prese che hanno seguito solo una logica partitica e non quella sanitaria che, al contrario, si basa nel merito e su prestazioni quali/quantitative del proprio Ospedale.

“In queste comparazioni tecniche e su dati precisi i cittadini potranno vedere a breve e chiaramente come l’Ospedale di Senigallia sia stato penalizzato rispetto a quelli di Jesi e Fabriano.

“Il dr. Bevilacqua e il dr. Marini, responsabili AV2 e ASUR, che tranquillizzano continuamente l’Ospedale di Jesi, vengano anche a tranquillizzare Senigallia, noi li aspettiamo per una foto insieme.

“Infine chiudiamo con un appello alla nostra massima autorità sanitaria comunale, il sindaco Mangialardi, chiedendogli un intervento pubblico e forte al pari di quelli fatti quotidianamente dal sindaco Bacci per Jesi e dal sindaco Pugnaloni per Osimo. Chiediamo al sindaco che faccia sentire chiaramente la voce della città ai dirigenti sanitari Marini e Bevilacqua per la tutela dei servizi sanitari necessari al nostro nosocomio per la salvaguardia della salute dei nostri cittadini”.

 

Ag – RIPRODUZIONE RISERVATA - www.laltrogiornale.it