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“Una nuova maggioranza per difendere, rivalutare e rendere più bella Ostra Vetere”

“Una nuova maggioranza per difendere, rivalutare e rendere più bella Ostra Vetere”

L’associazione politico culturale montenovonostro ed i passi indietro – e le importanti e rispettabili indicazioni –  dell’ex consigliere comunale Eros De Finis

OSTRA VETERE – Dall’Associazione politico culturale montenovonostro riceviamo e pubblichiamo: “Ci scrive l’ex consigliere comunale di minoranza Eros De Finis: “Ciao Alberto , nell’augurare con tutto il cuore Buon Anno a Te e ai tuo Cari ti ringrazio per l’instancabile determinazione con la quale porti avanti da tanti anni senza pause  il  profondo lavoro di informazione e ancora di più il continuo “richiamo di attenzione” su argomenti che nonostante siano di vitale importanza passerebbero per lo più sotto silenzio , che la tua “Gazzetta” porta nelle case di centinaia di compaesani e non solo. Grazie.

“2018 , anno di elezioni comunali. Se l’amore per Montenovo , per la sua storia e per le sue radici  , per i nostri cari che ci hanno lasciato e per chi ha lavorato e creato lavoro affinché Montenovo fosse un ” piccolo grande paese” , vincesse per una volta sulle divisioni personali e politiche , vedremmo presentarsi un’unica lista di tutti coloro che capiscono realmente cosa significhi non  vendere la primogenitura per il “biblico piatto di lenticchie”.

“MONTENOVO NOSTRO  sarebbe il nome giusto per racchiudere per una volta insieme persone diverse , con storie diverse che amino realmente questo Paese. Un personale passo indietro che sarebbe un fondamentale passo in avanti per portare alla guida del Comune una Nuova Maggioranza che sappia riconquistarlo , difenderlo , rivalutarlo , e rendere ancora più bello senza “pastoie ideologiche e partitiche”.

“Auspico ed è il mio Augurio per Montenovo 2018 che i principali “attori” politici che hanno fatto la storia comunale negli ultimi 40 anni , naturalmente te compreso , si riuniscano per tentare un’avventura che sarebbe “storica”. Una di quelle che possiamo dire ai nostri nipoti “io ero con loro”,   se Montenovo continua la sua vita e rende onore ai suoi morti è perché “quella volta” abbiamo trovato dentro di noi la forza per stare insieme. Buon Anno Montenovo , Buon Anno Montenovesi. Eros DF”.

“Nessuno nutre dubbi sulla capacità di analisi critica dell’amico Eros De Finis, che ha assolto in spirito di servizio al paese il suo mandato amministrativo negli anni passati, fino a partecipare alla stesura del nuovo Statuto Comunale. Grazie. Lui sa quanto sia difficile stare coerentemente in minoranza, quando una proterva maggioranza, anziché farsi interprete delle istanze di tutti, divide e contrappone i gruppi sociali all’insegna della discriminazione e della ritorsione. Una prassi politica riprovevole, troppe volte abusata a Montenovo e che ha annichilito la stessa capacità di sopportazione, fino all’aperto rifiuto del “ventennio sfascista”, che ha infine portato a un nuovo orientamento politico amministrativo, purtroppo naufragato nuovamente per l’incoscienza e la mancanza di probità civile e serietà ideologica dei transfughi e dei traditori. Ecco perché siamo tornati, dopo trent’anni, a punto e a capo. Con tutte le conseguenze che ha prodotto questa alternanza fra opposti estremismi.

“Noi siamo portatori di un’altra concezione della politica e dell’amministrazione, fatta di ascolto e di colloquio, fatta di riconoscimento delle altrui diversità, fatta di rispetto per tutti, anche per gli avversari. Mai abbiamo fatto discriminazioni che invece vediamo perpetuare ancora, a tanti decenni di distanza. In questi trent’anni abbiamo fatto sempre e sistematicamente passi indietro, rinunciando alla candidatura, in realtà perché costrettivi da una prassi violentemente discriminatoria che minacciava decadenze e impedimenti anticostituzionali.

“Tutto abbiamo sopportato per amore di Montenovo, per amore della nostra gente, dando l’esempio di dedizione, pur umilmente dall’esterno. E questi ultimi cinque anni lo dimostrano tutt’ora: pur non avendo alcun mandato da espletare, non abbiamo mai mancato di far sentire la nostra voce con i nostri scritti. Scritti che abbiamo diffuso sistematicamente ogni settimana per ben cinque anni consecutivi, senza tregua ma anche senza discriminazioni, come è nel nostro stile, rispettoso di tutti.

“Abbiamo sempre e sistematicamente inviato i nostri comunicati a tutti, a centinaia e centinaia di indirizzi email di tantissimi compaesani e non solo. Ma sempre senza discriminare nessuno: li abbiamo mandati ad amici e compaesani, ma sempre anche agli amministratori comunali e ai partiti di maggioranza e minoranza e agli stessi avversari. Abbiamo sempre sistematicamente pubblicato le loro risposte, come quelle della amministrazione comunale che purtroppo abbiamo, senza discriminare nessuno, né di destra né di sinistra, pur essendo noi né di destra e né di sinistra, ma rispettosi sempre di tutti. Certo che ci è costato questo lavoro sistematico e oneroso, ma non abbiamo mai saltato nessun appuntamento settimanale per ben 240 settimane consecutive, senza saltare mai nessun appuntamento, con rigore metodologico e anche con rigore ideologico, pur avendo continuato a fare sempre passi indietro per non condizionare le libere scelte elettorali dei nostri compaesani. Ma adesso siamo prossimi a una svolta.

“Tra pochissimi mesi si terranno nuove elezioni amministrative e la prospettiva è semplice: o rimane l’amministrazione comunale che purtroppo abbiamo, con tutti i suoi paurosi limiti e difetti, con tutte le sue discriminazioni e ritorsioni, con tutte le sue incapacità a gestire una realtà complessa come quella della nostra comunità paesana (tanto è vero che per incapacità conclamata sbrigativamente sceglie di scaricarne l’onere insopportabile sulle spalle tutt’altro che rassicuranti di altri invasori forestieri, facendo perdere il bene più prezioso che abbiamo ereditato per novecento anni da generazioni e generazioni di probi e capaci amministratori comunali che hanno bene ed efficacemente amministrato la comunità locale per ben novecento anni, quasi un millennio, mentre stupiamo sbigottiti di fronte alle ultime incapacità attuali, che consegneranno la nostra Autonomia nelle mani rapaci di altri invasori rossi. Rabbrividiamo impauriti da questa orribile prospettiva. Né ci aiuta nella speranza i precedenti amministrativi sperimentati. Quando la presunzione si accoppia all’incapacità e alla impreparazione, giunge puntuale la disfatta degli interessi locali.

“Noi non vogliamo che anneghi la speranza di un domani migliore per Montenovo. Non vogliamo che il paese precipiti nell’anonimato di piccola e irrilevante frazione periferica di “Senigallia Magna”. Vogliamo difendere davvero la nostra Autonomia, che abbiamo posto al centro dei nostri tre principi ideologici che ci ispirano: Libertà, AUTONOMIA, Giustizia. Chi è davvero premuroso di conservare Libertà, AUTONOMIA e Giustizia a Montenovo, non può che unirsi a “montenovonostro” nell’impegno mantenuto intatto e incrollabile in questi trent’anni e passa. Ci aiutino tutti a difendere, non disperatamente, ma speratamente vivente, la nostra immutabile fede in principi di solidarietà e di sviluppo, purtroppo mozzato e tradito da chi prometteva mirabilie e invece ha scaraventato il paese nell’attuale condizione di irrilevanza e sottomissione. Noi abbiamo dato l’esempio per oltre trent’anni, rinunciando a piccole e irrilevanti soddisfazioni personali, facendo passi indietro uno dietro l’altro. E’ stato questo un esempio impareggiabile di dedizione e di amore per il paese. E da questo esempio saremmo ben felici se anche altri sapessero fare altrettanto, non per sostenere noi, ma per sostenere la speranza di Montenovo in un futuro migliore dell’anonimato presente.

“Il futuro ci attende: che si chiami “montenovonostro” o “Montenovo Nostro” poco importa. Certo è che noi non ci tireremo indietro ora, dopo esserci tirati indietro per trent’anni, solo e soltanto per amore del paese, per amore di Montenovo nostro. Sappiano fare altrettanto gli altri, animati da analogo amore per la comunità che ci ha dato i natali e che merita molto, ma molto di più del troppo poco che alita oggi l’ultimo barlume di vita comunitaria. Con un po’ di sacrificio e con qualche rinuncia da parte di tutti, come consigliano di fare i passi indietro di Eros De Finis”.

Nella foto: una veduta aerea notturna di Ostra Vetere

 

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