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Domenica a Serra de’ Conti la presentazione del libro Il Beato Gherardo del prof. Dario Cingolani

Domenica a Serra de’ Conti la presentazione del libro Il Beato Gherardo del prof. Dario Cingolani

Domenica a Serra de’ Conti la presentazione del libro Il Beato Gherardo del prof. Dario CingolaniSERRA DE’ CONTI – Parrocchia di Santa Maria de Abbatissis e Comitato per il Giubileo del Beato Gherardo promuovono per domenica 10 dicembre alle ore 16, nella chiesa parrocchiale di Serra de’ Conti, un incontro per la presentazione del libro “Il Beato Gherardo Patrono di Serra de’ Conti, tradizione agiografica e culto attraverso i secoli”, opera del prof. Dario Cingolani (con un saggio iconografico di Benedetta Montevecchi).

Il libro, che esce per i tipi de ‘Il Lavoro Editoriale’ e sotto l’egida dell’Istituto di Ricerche per le Religiosità Popolare e il Folklore delle Marche, scandisce uno dei ‘momenti forti’ del grande Giubileo Gherardiano (1367 / 2017), caratterizzato a Serra da una serie di importanti iniziative avviate nel decorso novembre e che si dipaneranno sino al maggio prossimo. Il programma della presentazione di domenica prevede alle 16 una introduzione musicale del duo ‘2Diaesis’ (Riccardo Bottegal al violino, Marta Tacconi al pianoforte) con musiche di Ravel e Debussy; alle 16.15  gli indirizzi di saluto del Sindaco di Serra de’ Conti Arduino Tassi, di Don Emanuele Lauretani già parroco di Serra de’ Conti e del Parroco attuale mons. Luciano Guerri. Alle 16,30 Bruno Massi, Presidente dell’Istituto di Ricerche per la Religiosità Popolare e il Folklore nelle Marche, introdurrà i lavori che proseguiranno con la relazione di Padre Ugo Fossa del Monastero di Camaldoli e con l’intervento degli autori Dario Cingolani e Benedetta Montevecchi.

Il volume sulla vita e sul culto del Beato Gherardo si inquadra in un percorso biografico nel quale si sono  inserite nel tempo opere importanti grazie all’impegno di ricercatori del prestigio e della fama di Alberico Pagnani e Alberto Polverari, e costituisce il coronamento di uno studio di notevole levatura, condotto da Dario Cingolani e utile per aprire nuovi essenziali scenari nella ricostruzione della vicenda umana del Beato. Tra questi, anche una rilettura critica della collocazione storica del Beato che, attesta Cingolani appoggiandosi a un corredo di prove di obiettiva lucidità e autorevolezza, fa ritenere come plausibile una ‘antedatazione’ in virtù della quale il 1367, anziché l’anno della morte del santo monaco, potrebbe essere in realtà l’anno del riconoscimento ‘pubblico’ del suo culto.

 

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