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“Caro Babbo Natale, per la mia città vorrei…” I sogni dei bambini per una Fano migliore

“Caro Babbo Natale, per la mia città vorrei…” I sogni dei bambini per una Fano migliore

FANO – Nella domenica che precede il Natale, più di trecento bambini hanno portato le loro letterine fatte di idee e sogni per migliorare la loro città direttamente nelle mani di Babbo Natale, un Babbo Natale molto speciale!
A nascondersi sotto una voluminosa barba bianca c’era infatti il Sindaco Massimo Seri che ha colto l’occasione di trasformarsi nel più famoso confidente dei bimbi per accogliere nel modo più diretto possibile ogni loro suggerimento e ogni loro critica. E i bambini non non si sono lasciati sfuggire l’opportunità di essere ascoltati portando all’attenzione del “babbo Natale” cittadino questioni che ne hanno dimostrato lungimiranza e perspicacia nel cogliere i reali piccoli grandi nei della città.

Tanto l’interesse dimostrato, com’era immaginabile, verso le aree verdi attrezzate con numerose richieste di parchi giochi e spazi al chiuso per poter portare avanti attività ricreative anche d’inverno. Dalle lettere emerge inoltre una grande attenzione alla solidarietà: case per i senzatetto, feste gioiose anche per chi non ha una famiglia, amici per chi è solo. E ancora: una città pulita, meno inquinata, dove i cittadini siano più educati e sorridenti.

Non mancano poi le idee più rocambolesche, fantasiose e utopiche, quelle che così come sono scritte non potranno essere realizzate: “vorrei un luna park acquatico in centro, aperto tutto l’anno” “vorrei un fiocco su tutte le case, vorrei un fiocco sulla dea della fortuna, vorrei un palloncino su tutte le maniglie, vorrei il disegno di un gattino su tutte le porte” “vorrei delle luci colorate per tutta la città”, e altre su piste di ghiaccio giganti, disegni e addobbi ovunque. Sono richieste bambine, vero,  ma che trasmettono la profonda esigenza di un impegno forte nel progettare una città piena di vitalità, sempre in movimento, in festa, con musei aperti, musica per le strade, una città con parchi e fontane ovunque, dove le persone si incontrano, leggono e giocano insieme, i bambini possono passare il tempo insieme e gli adulti ritrovano una socialità nuova.

I bambini hanno saputo renderci fieri disegnando, con le loro richieste, una città con più piste ciclabili, chiedendo una maggiore attenzione da parte degli automobilisti, spinti dal desiderio di muoversi in autonomia in città in totale sicurezza. Tristemente disillusa una bambina dice “caro babbo Natale vorrei meno traffico, ma questo so già che non diminuirà”. Ecco, cara bambina, magari primo o poi il tuo dono arriverà!

In poche parole, quello che emerge è una vera e propria idea di città. Con il loro immaginario i bambini hanno disegnato una città innovativa e rivoluzionaria, dove è possibile muoversi in sicurezza, una città coinvolgente e ricca di stimoli, una città solidale e che non lascia indietro nessuno.

In fondo i bambini hanno chiesto di essere lasciati liberi di vivere nella propria città.

E se ci pensiamo bene, l’autonomia e la libertà sono i migliori strumenti per crescere.

I bambini vogliono essere cittadini attivi della società e non mancano occasione di farsi sentire.

Basta solo ascoltarli, come accaduto direttamente in questa domenica prima di Natale e come avviene costantemente attraverso il Consiglio delle bambine e dei bambini.

 

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