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La gratitudine di Jesi e del Premio Vallesina al professor Adriano Carotti

La gratitudine di Jesi e del Premio Vallesina al professor Adriano Carotti

Il luminare jesino è uno dei cinque chirurghi intervenuti, all’ospedale pediatrico Bambin Gesù di Roma, per separare le gemelle siamesi algerine di 17 mesi Rayenne e Dijhenne

La gratitudine di Jesi e del Premio Vallesina al professor Adriano Carotti

La gratitudine di Jesi e del Premio Vallesina al professor Adriano CarottiJESI – L’associazione “Premio Vallesina” di Jesi esprime un sentito ringraziamento e profonda gratitudine a nome di tutta la collettività della valle al prof. Adriano Carotti, nato a Jesi, responsabile dell’unità operativa complessa di cardiochirurgia all’ospedale pediatrico del Bambin Gesù di Roma che è stato in questi giorni uno dei cinque chirurghi che è intervenuto sulle siamesi algerine di 17 mesi Rayenne e Dijhenne e le hanno separate.

Il prof. Adriano Carotti è stato premiato dalla nostra associazione nell’edizione 2014 svoltasi a Morro d’Alba per la sua attività di alta specialità cardiochirurgica neonatale a Bambin Gesù dove ha eseguito oltre 2.000 interventi, oltre a trapianti di cuore.

Le due siamesi erano destinate a vivere guardandosi negli occhi come in uno specchio unite per l’addome ed il busto; oggi invece grazie a questi medici che esprimono l’eccellenza italiana le due sorelline algerine hanno davanti a loro una vita normale. La preparazione delle varie equipe è durata un anno e l’intervento sulle due gemelline è stato possibile in appena dieci ore quando solitamente interventi del genere durano dalle 18 alle 24 ore rendendo di gran lunga i rischi del tempo di esposizione all’anestesia.

L’unico altro intervento del genere presso il Bambin Gesù risale agli anni ‘80 ed anche in questo caso si trattava di siamesi con torace ed addome uniti. Questa operazione è stato il preludio al prossimo intervento che sarà eseguito a dicembre su un’altra coppia di gemelle siamesi provenienti dal Burundi. Le piccole sono unite per la zona sacrale.

 

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