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Ciro Fanelli di Fermignano è l’illustratore dell’ultimo libro di Costantino della Gherardesca

Ciro Fanelli di Fermignano è l’illustratore dell’ultimo libro di Costantino della Gherardesca

Ciro Fanelli di Fermignano è l’illustratore dell’ultimo libro di Costantino della Gherardesca

FERMIGNANO – Ciro Fanelli di Fermignano è l’illustratore dell’ultimo libro di Costantino della Gherardesca Verecondi Scortecci, attore, conduttore televisivo e radiofonico, autore e deus ex machina di “Pechino Express”, quarantenne dal 29 gennaio scorso.

Ciro Fanelli non è alla sua “opera prima” perché, tanto per citare i lavori maggiori, ha pubblicato, per ‘Le Dernier Cri’, “Les corbeaux pleurent la merde”, biografia disegnata di Van Gogh (2015) e Pinocchio (2011), per ‘Ediciones Valientes Miedo’ su sceneggiatura di Vincenzo Filosa (2015), per ‘Garage’, “Le Petit cahier diabolique” (2015), per ‘Giuda Edizioni Live’ “Freud die Jung” (2014) e, infine, per ‘Rizzoli Lizard’, su testi, appunto, di Costantino Della Gherardesca, “Punto – Aprire la mente e chiudere con le stronzate” (2017), <<intelligente parodia – sottolinea Costantino in una delle sue numerose interviste – dei manuali di auto/aiuto con cui ci illudiamo di risolvere l’esistenza. L’ho scritto, chiaramente, per soldi>>.

Costantino della Gherardesca, appartiene ad una famiglia storicamente secolare, la quale appare anche nella leggendaria dantesca “Divina Commedia” grazie alle gesta del Conte Ugolino. Ciro, come è avvenuto questo incontro?

<<Ci conoscevamo già. Avevamo e abbiamo tanti amici in comune, soprattutto, nel campo della musica come i componenti, tanto per citare un gruppo, degli americani “Sic Alps”. Ci incrociavamo spesso a Milano. Io lavoravo per una rivista di musica pop italiana e Costantino in radio. Ci si parlava di gusti musicali e poi del sogno di pubblicare un suo libro che è venuto alle stampe con un lavoro in simbiosi, con una squadra buona, tanti conoscenti e un editor, Pasquale La Forgia, superlativo>>.

E’ stato un continuo viaggiare avanti e indietro per Milano?

<<Assolutamente no. In pratica tramite i social mi inviavano mano a mano i capitoli già scritti, mi indicavano i punti di riferimento ai testi ed io disegnavo e inviavo il lavoro>>.

Quando è stato presentato il libro?

<<Per la prima volta il 28 giugno a Milano presso la Mondadori in piazza Duomo e successivamente, pochi giorni dopo, alla Feltrinelli, a Roma. Quest’estate, Costantino l’ha portato in giro per l’Italia. Io ero e sono tuttora impegnato per un paio di mostre di miei quadri a Marsiglia e a Roma est presso uno studio di architettura>>.

Come definiresti il libro?

<<Un libro comico, un auto/aiuto al contrario con dei punti fermi, “le regole che Costantino propone per uscire da un momento storico fatto di crisi economica e paura”. Con senso ironico, Costantino tratteggia “una filosofia di vita in cinque punti per sbarazzarsi di tabù millenari e imparare ad amare senza imbarazzo le differenze, il progresso e, soprattutto, i soldi. Una satira feroce e paradossale”. Molte battute ce le facevamo già tra noi>>.

L’esperienza?

<<Una delle più formative, sicuramente>>.

Ma che tipo è Costantino?

<<Soprattutto vero. Fra tutti i suoi colleghi, è quello che riceve più critiche, insulti, minacce di morte, in assoluto. Lui se ne frega, giustamente>>.

Sei un ex studente di disegno animato dell’ex Scuola del Libro di Urbino.

<<Mi sono diplomato nel 1980 con insegnanti Franceschetti e Carloni>>.

Poi?

<<Sono stato anni senza disegnare e fare altre cose fino a che mi ha ripreso voglia di tornare a prendere la matita nel 2007 anche dietro sollecitazioni di alcuni redattori di “Frigidaire” ai quali avevo mostrato alcune cose vecchie>>.

Ed ora?

<<Sto lavorando sulle illustrazioni di due libri per l’Italia e un altro in Francia>>. (eg)

 

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