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All’Istituto Corinaldesi di Senigallia parte il progetto sulla legittima difesa

All’Istituto Corinaldesi di Senigallia parte il progetto sulla legittima difesa

Al via, in concomitanza con la giornata contro la violenza sulle donne, un progetto di approfondimento giuridico e un corso di difesa personale per studentesse e studenti con la scuola di ju jitsu

SENIGALLIA – Dopo la positiva esperienza dello scorso anno all’Ipsia, il progetto “Difesa legittima” approda all’Istituto tecnico “Corinaldesi” in occasione delle celebrazioni della giornata contro la violenza sulle donne. Il seminario con i ragazzi dell’Istituto presieduto da Elena Giommetti, tenuto dall’avvocato Roberto Paradisi (penalista e assistente universitario alla facoltà di Giurisprudenza di Perugia), è stato organizzato all’interno di un progetto curato dalla stessa scuola con la coordinazione degli insegnanti di educazione fisica e diritto in collaborazione con l’Associazione “Ludi e Victoria”, progetto che prevede sia un approfondimento di natura giuridica e culturale sia un corso vero e proprio di difesa personale curato dall’istruttrice Jessica Abbrugiati della scuola di ju jitsu.

Il seminario, introdotto dalla preside Giommetti che ha sottolineato la straordinaria importanza di un argomento attualissimo, ha puntato l’indice sulle origini della legittima difesa, definita dall’avvocato Paradisi come un diritto naturale che pre-esiste allo Stato e che lo Stato dovrebbe garantire al cittadino. Toccati naturalmente anche i temi più controversi del dibattito odierno: dal bullismo alla difesa dalla violenza a sfondo sessuale, dalla proporzionalità richiesta nella reazione fino all’eccesso colposo di legittima difesa.

“Le vittime – ha spiegato l’avv. Paradisi – nel momento in cui reagiscono vengono immediatamente iscritte nel registro degli indagati perché in realtà, nel nostro ordinamento, non esiste il riconoscimento di un diritto naturale alla difesa ma la mera possibilità di non punire chi agisce in determinate situazioni ed entro certi limiti. E’ per questo che diventa fondamentale l’analisi dello stato di fatto e delle condizioni soggettive di aggressore e aggredito”.

Non sono mancate riflessioni e domande anche da parte degli studenti sui recentissimi casi di cronaca: dagli spari in villa a Latina fino al cuoco toscano che ha sparato con un fucile caricato a sale grosso contro un gruppo di energumeni. L’avvocato Paradisi ha spiegato come ogni reazione a fronte di un’aggressione che insidia i propri (o altrui) diritti deve in astratto tendere alla neutralizzazione dell’aggressore senza arrecare più male di quanto strettamente necessario. Ed è proprio in base a questo principio di diritto che si svilupperà poi (a partire dal 14 dicembre) il corso pratico di difesa personale al “Corinaldesi”, sempre curato dall’Associazione Ludi e Victoria, che prevede l’acquisizione e la sperimentazione di tecniche semplici ed efficaci per uscire da situazioni critiche e non subire passivamente la violenza. Uno spazio particolare verrà dedicato alla difesa pratica da tentativi di aggressioni alla sfera sessuale delle vittime.

 

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