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“L’Unione dei Comuni del Senigalliese tra passato e futuro per superare la frammentazione odierna”

“L’Unione dei Comuni del Senigalliese tra passato e futuro per superare la frammentazione odierna”

E’ arrivata la posizione ufficiale dell’Amministrazione comunale di Serra de’ Conti

SERRA DE’ CONTI – “L’Unione tra Comuni – si legge in una nota dell’Amministrazione comunale – costituisce una formula intermedia tra la “fusione” (integrazione e completo superamento dei comuni preesistenti) e la collaborazione attraverso “convenzioni” (modalità più leggera e flessibile ma senza personalità giuridica). Si tratta quindi di una “federazione” di enti che restano pienamente autonomi ma rendono la collaborazione stabile, governata con regole democratiche e dotata di personalità giuridica (organi elettivi, uffici e personale), peraltro senza alcun costo aggiuntivo come espressamente previsto dalla legge.

“Nelle Valli del Misa e Nevola, le collaborazioni hanno radici negli anni ’70 con le Associazioni intercomunali, poi è stato costituito il consorzio Cogesco che ha contribuito a superare la grave crisi idrica degli anni ’90 realizzando la condotta di Gorgovivo (oltre a gestire la Casa Protetta di Corinaldo e altri servizi). Più recentemente, a seguito del d.l. n. 78/2010 e della legge n. 56/2014, sono state avviate, da diverse parti politiche, riflessioni e proposte per aggiornare le collaborazioni e renderle più efficaci rispetto ai problemi attuali (crisi della finanza locale, innovazione informatica, progettualità d’area vasta, accesso alle risorse pubbliche, politiche per la sicurezza e il governo del territorio, ecc.).

“Già nel 2015 sono state inviate a tutti i Comuni delle proposte in questa direzione e organizzati vari convegni e, nel 2016, i Sindaci del Cogesco hanno chiesto alla struttura interna uno studio di fattibilità che è stato discusso dal Consiglio comunale di Serra de’ Conti il 28.12.2016, i cui indirizzi politici sono stati approvati (con una sola astensione), trasmessi nuovamente ai Comuni e poi approvati anche da Trecastelli e Arcevia.

“Nel corso del 2017, tenuto conto delle tornate elettorali, lo studio è stato completato anche in vista della scadenza al 31.12 della convenzione per il settore Sociale (che, in assenza di continuità, creerebbe non pochi problemi) e approvato all’unanimità dai Sindaci il 14 novembre insieme alla proposta di Statuto, in occasione di una formale assemblea del Cogesco.

“La proposta – si legge sempre nella nota -, che costituirebbe la realtà associativa più rilevante delle Marche (per estensione territoriale, popolazione e risorse da gestire), permette di superare la frammentazione odierna (12 sedi aggregative tra unioni, consorzi e convenzioni), avvia una vera governance delle nostre valli, consente il superamento dei limiti nel turn-over del personale e l’accesso ai fondi che incentivano le unioni. Naturalmente, i tempi tecnici, le problematiche amministrative e le scadenze istituzionali rendono comprensibilmente difficile l’omogeneità assoluta in questi percorsi innovativi, tuttavia appare chiara la disponibilità di tutti i soggetti interessati ad andare avanti in modo rispettoso ed inclusivo di tutte le realtà comunali, in una logica federativa che non annulla le autonomie ma rende più solida e aperta al futuro ogni collaborazione possibile per lo sviluppo dell’area”.

 

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