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“Senigallia non è sempre una città a misura di disabili”

“Senigallia non è sempre una città a misura di disabili”

“Senigallia non è sempre una città a misura di disabili”

SENIGALLIA – L’ordinanza n.225 del 16/06/2017 del Comune di Senigallia limita l’accesso in Via Mastai 27 (sede del Comune) ai veicoli delle autorità comunali, degli sposi in caso in celebrazione, del Comune per carico e scarico merci  ma  lo nega ai veicoli autorizzati al trasporto disabili” pur in presenza di una segnaletica verticale che indica “si” il divieto di sosta “ma” eccetto autorizzati (nella foto).

Le auto dei disabili, munite di permesso regolare di transito, sono autorizzate al parcheggio? Perché ci poniamo la domanda: perché a prima vista c’è una contraddizione palese tra l’Ordinanza n.225/2017 e la segnaletica verticale in quanto la prima limita il parcheggio solo ad alcuni veicoli, quelli sopra descritti, mentre la seconda allarga la possibilità di parcheggio a tutti coloro che sono autorizzati, e l’auto di chi trasporta i disabili lo è.

“Conoscevo questa ordinanza e, forte del  posizionamento della segnaletica suddetta, questa mattina – ci scrive un genitore – ho parcheggiato in quell’area e sono sceso con mia figlia disabile per un accesso al centro della città, certo di essere in regola.

“La realtà  è stata invece un’altra: al mio ritorno ho  avuto la “gradita” sorpresa di essere stato multato.
“Chiamo la Centrale di Polizia Municipale per avere spiegazioni e la risposta è stata e che erano dovuti intervenire avendo ricevuto una richiesta di rimozione e che era stato dato seguito all’ordinanza.

“Altra domanda: perché non è stata considerata minimamente la segnaletica verticale esistente?.

“Certo io e mia figlia questa mattina non andavamo ad un matrimonio o non scaricavamo merci per il Comune come stabilito dall’Ordinanza n225, ma come normali cittadini, e riteniamo di essere tali, ci prendevamo una mattinata di serenità. Troppo per noi?

“Mi chiedo, sentendo della riduzione delle ore di assistenza personale ai disabili nelle scuole e guardando anche le locandine del giorno dove si vede l’impossibilità per loro di accedere anche alle piscine: questa città una volta non era il vanto per la solidarietà ai più deboli? E’ possibile ora che non siamo nemmeno uguali, fermo restando il rispetto per tutti, a coloro che scaricano e caricano merci? E che ci è impedito il parcheggio in un’area che è l’ideale per far scendere il più vicino possibile alla città coloro che hanno bisogno di aiuto per ovvie difficoltà a camminare? E perché interpretare solo l’ordinanza che impedisce la sosta se è in “palese contrasto” con la segnaletica verticale posizionata in via Mastai, 27, sede del Comune, che, al contrario, autorizza il parcheggio?
“Io cercherò di portare avanti questa “piccola” battaglia, ma di principio, all’attenzione della cittadinanza facendo ricorso al Prefetto non tanto per non pagare la multa quanto per ridare un diritto sacrosanto di accesso alla città ai più deboli e quindi di inserimento sociale ad una categoria sulla quale molti si fanno vanto ma pochi sono veramente loro vicini.

“Chiedo infine all’Amministrazione che cambi l’Ordinanza n.225 DEL 16/06/2017 perché penalizzante per una particolare categoria di cittadini che meritano invece attenzione. Farò conoscere – conclude il genitore – gli sviluppi della vicenda”.

 

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