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SENIGALLIA / Dopo l’intervento alle Saline ripulito anche il parco della Cesanella, ma le piante sono ancora molto piccole

SENIGALLIA / Dopo l’intervento alle Saline ripulito anche il parco della Cesanella, ma le piante sono ancora molto piccole

SENIGALLIA / Dopo l'intervento alle Saline ripulito anche il parco della Cesanella, ma le piante sono ancora molto piccoleSENIGALLIA / Dopo l'intervento alle Saline ripulito anche il parco della Cesanella, ma le piante sono ancora molto piccoleSENIGALLIA / Dopo l'intervento alle Saline ripulito anche il parco della Cesanella, ma le piante sono ancora molto piccoleSENIGALLIA / Dopo l'intervento alle Saline ripulito anche il parco della Cesanella, ma le piante sono ancora molto piccoleSENIGALLIA / Dopo l'intervento alle Saline ripulito anche il parco della Cesanella, ma le piante sono ancora molto piccole SENIGALLIA / Dopo l'intervento alle Saline ripulito anche il parco della Cesanella, ma le piante sono ancora molto piccole

SENIGALLIA – “L’opposizione si rassegni: a Cesanella sorgerà il più grande parco urbano pubblico della regione”. E’ quanto annunciava – il 5 gennaio 2010 – l’Amministrazione comunale di Senigallia, replicando all’allora consigliere comunale Fabrizio Marcantoni.

Ma solo cinque anni dopo (nell’autunno del 2015) alle Saline ed alla Cesanella si è provveduto a piantare le essenze, in una superficie complessiva di 7 ettari e mezzo. Due boschi all’interno della città, su terreni di proprietà comunale, con un intervento – per un ammontare di 360 mila euro – a carico della Società Autostrade, come misura compensativa per la costruzione della terza corsia della A14.

In quella occasione sono state piantate delle specie vegetali autoctone che comprendono, tra le altre, il pioppo nero, l’orniello, il salice bianco, l’olmo campestre, il maggiociondolo, il sambuco nero, il corniolo, l’acacia e il pruno selvatico. Complessivamente sono state messe a dimora 4000 piante d’albero e altrettanti arbusti.

Nella circostanza il sindaco Maurizio Mangialardi aveva, tra l’altro, affermato: “Grazie a questa lungimiranza, Senigallia è oggi il primo Comune marchigiano, tra quelli interessati dall’ampliamento della A14, ad attuare un simile intervento di riforestazione che, una volta assestata la struttura botanico-vegetazionale, produrrà l’assorbimento di carbonio, la riduzione dei gas serra, il rinfrescamento delle aree contigue e una nuova qualità del paesaggio. Il tutto in linea con gli obiettivi del Piano nazionale varato, in adempimento al protocollo di Kyoto”.

La settimana scorsa, nel riprendere alcune osservazioni – più attuali – dello stesso sindaco Maurizio Mangialardi sullo stato del verde a Senigallia, avevamo presentato le immagini, ben poco confortanti, dei parchi delle Saline e della Cesanella. Aree semi abbandonate, con piante piccole e tanta erba.

Ebbene, a distanza di pochi giorni, va giustamente fatto presente che, prima alle Saline (come documentato martedì 10 ottobre, proponendo anche delle immagini), e successivamente alla Cesanella i parchi sono stati finalmente ripuliti dalle erbacce. Per cui adesso, anche se le piante sono molto piccole e si dovranno attendere molti anni, prima di vederle crescere in maniera adeguata, i due parchi hanno quantomeno un aspetto migliore.

E’ chiaro che necessiterebbero di un’attenzione migliore, con interventi di pulizia e di cura da effettuare più volte, durante l’anno.

Nelle foto: il parco della Cesanella dopo il recentissimo intervento di pulizia e taglio dell’erba

 

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