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A Senigallia il Comitato comunale delle Associazioni e dei Gruppi di Protezione civile si dota di un regolamento per gestire le emergenze

A Senigallia il Comitato comunale delle Associazioni e dei Gruppi di Protezione civile si dota di un regolamento per gestire le emergenze

A Senigallia il Comitato comunale delle Associazioni e dei Gruppi di Protezione civile si dota di un regolamento per gestire le emergenze A Senigallia il Comitato comunale delle Associazioni e dei Gruppi di Protezione civile si dota di un regolamento per gestire le emergenze

SENIGALLIA – Il Comune di Senigallia si dota di un nuovo strumento per arricchire le proprie policy di protezione civile e rendere sempre più efficace non solo la gestione delle eventuali emergenze, ma soprattutto le attività di prevenzione. Si tratta del Comitato comunale delle Associazioni e dei Gruppi di Protezione civile, il cui regolamento è stato presentato questo pomeriggio nella sala consiliare dal sindaco Maurizio Mangialardi e dal consigliere delegato Maurizio Perini. Tale regolamento dovrà essere ora discusso in commissione per essere poi posto al vaglio del Consiglio comunale.

Il Comitato, approvato nel 2015 nell’ambito delle linee programmatiche votate dal consiglio comunale, si compone di un’assemblea, un presidente e di alcuni gruppi di lavori specifici. Il presidente, eletto a maggioranza assoluta dall’assemblea, rimane in carica tre anni e non può essere immediatamente rieletto al fine di favorire la rotazione degli incarichi tra le associazioni e i gruppi aderenti, che al momento sono: Cai, Cngei, Agesci, Salvamento, gruppo comunale dei volontari di Protezione civile, Anc, Falchi della Rovere, Caritas e Coordinamento volontari zona 2.

Tra gli obiettivi del Comitato, che sarà dotato di un fondo finanziato in bilancio per i prossimi tre anni, figurano la promozione e la divulgazione di una cultura di protezione civile sia tra i soci aderenti che tra i cittadini; il coordinamento di attività finalizzate alla formazione, alla conoscenza del territorio e all’aggiornamento dei Piani di Protezione Civile; la redazione e la diffusione di un codice di comportamento fra gli associati con particolare attenzione alle fasi di soccorso, emergenza e avvio alla ripresa; l’organizzazione di esercitazioni; l’incremento della collaborazione con le associazioni e i gruppi che operano nei comuni limitrofi e non, al fine di ottenere una migliore risposta in caso di emergenza.

Importante sarà anche il costante confronto con l’Amministrazione comunale per giungere a progettualità condivise nel segno del riconoscimento delle specificità di ciascuna realtà associativa.

 

 

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