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La Diocesi di Senigallia aderisce alle giornate dei musei ecclesiastici 2017

La Diocesi di Senigallia aderisce alle giornate dei musei ecclesiastici 2017

Sabato e domenica l’ingresso al museo con un gesto di solidarietà per la Caritas

La Diocesi di Senigallia aderisce alle giornate dei musei ecclesiastici 2017 SENIGALLIA – La Diocesi di Senigallia aderisce alla quinta edizione delle Giornate dei Musei Ecclesiastici in programma in tutta Italia sabato 21 e domenica 22 ottobre e dedicate al tema “Se scambio cambio”. Pinacoteca Diocesana e Palazzo Mastai col Museo Pio IX faranno così parte di questo percorso ideale che nel prossimo fine settimana unisce le centinaia di strutture museali ecclesiastiche presenti in tutto il Belpaese, e che hanno fatto proprio il tema dell’edizione.

“Viene confermato l’ingresso gratuito nei musei diocesani di Senigallia – spiega il delegato per i beni culturali della Diocesi Don Pier Domenico Pasquini – ma in queste due giornate a chi desidera entrare nel museo chiederemo di portare un pacco di pasta, una scatola di biscotti, un chilo di zucchero ecc., insomma prodotti alimentari a lunga conservazione o per l’igiene diciamo così in cambio dell’ingresso gratuito. I prodotti raccolti in queste due giornate di solidarietà, saranno poi destinati alla Caritas Diocesana di Senigallia che ne disporrà secondo le necessità dei vari servizi e delle strutture”. Coinvolti nell’iniziativa – che vuole portare un tangibile aiuto alle persone in difficoltà sottolineando il valore dell’accoglienza – sia Palazzo Mastai col Museo Pio IX che la Pinacoteca Diocesana.

“Palazzo Mastai resterà aperto nella sola giornata di sabato, con il consueto orario invernale 9-12 e 16-18, mentre la Pinacoteca diocesana sulla piazza del duomo sarà visitabile tanto sabato quanto domenica con l’orario autunnale 9-12/16-19. La solidarietà si abbina così alla bellezza: lo scambio indica apertura, capacità di confrontarsi e dialogare anche con chi è ‘altro’ da sé. Lo scambio fa crescere, produce cambiamento” conclude Pasquini.

“Se scambio cambio” è infatti una simbolica iniziativa di condivisione, con la quale AMEI vuole sottolineare che compito di un museo è cogliere i “cambiamenti” in atto, i bisogni sociali e culturali della propria comunità, favorire la costruzione di una società coesa e responsabile, sostenere l’integrazione, il dialogo, la relazione. Proprio grazie all’arte e alla cultura. Lo scorso anno AMEI ha siglato un accordo di collaborazione con il Mibact che riconosce i Musei Ecclesiastici come categoria specifica, attestandone il significativo ruolo nel sistema di tutela e valorizzazione del patrimonio del Paese, nonché in ambito culturale e sociale.

 

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