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Il rammarico di Paradisi: “Nemmeno un “grazie” a chi ha garantito lo svolgimento a Senigallia del Trofeo Coni”

Il rammarico di Paradisi: “Nemmeno un “grazie” a chi ha garantito lo svolgimento a Senigallia del Trofeo Coni”

Il rammarico di Paradisi: "Nemmeno un “grazie” a chi ha garantito lo svolgimento a Senigallia del Trofeo Coni"

di ROBERTO PARADISI*

SENIGALLIA – Resto molto sorpreso dal livello di disorganizzazione dell’evento del Coni. A poche ore dall’inizio di questo importante appuntamento nazionale, ci si è accorti che nessun impianto sarebbe stato pronto e funzionante senza il supporto immediato e massiccio delle società sportive locali (alle quali era stato chiesto in un primo momento soltanto di lasciare libere le strutture). Le quali sono state chiamate all’ultimo minuto a mettere a disposizione personale, dirigenti, custodi, materiale di pulizia, supporti logistici (tavoli, sedie, attrezzatura varia …). Il tutto a spese delle società sportive. Se non vi fossero statti i sodalizi locali, l’evento non si sarebbe tenuto.

Tutto questo senza nemmeno un “grazie” né da parte dell’Amministrazione comunale, né da parte delle varie federazioni impegnate né da parte dei vertici del Coni. Che hanno fatto la loro passerella in piazza, dimenticando il sudore, le energie e i costi che hanno dovuto sopportare le società locali, avvisate peraltro a 48 ore dall’inizio dell’evento. Vi è da restare basiti. A tal proposito devo precisare che la questione da me sollevata sul caso della palestra della scuola “Corinaldesi” non era minimamente riferibile ai vertici della scuola, da sempre collaborativi e disponibili verso le società sportive. Anzi: gli stessi vertici scolastici hanno subito il pressappochismo di una organizzazione scadente.

La vicenda ha interessato i vertici della federazione nazionale di “badminton” i cui dirigenti hanno intimato, non senza inaccettabile arroganza, ad un presidente di un sodalizio locale lo sgombero immediato della palestra (dove peraltro era previsto un impegno agonistico di campionato) prima ancora della data ufficiale di rilascio dell’impianto.

Solo l’amore per questa città dei dirigenti sportivi locali ha evitato una “querelle” che avrebbe probabilmente scatenato un contenzioso in cui ci avrebbero rimesso innanzitutto gli inconsapevoli giovani atleti provenienti da tutta Italia i quali, probabilmente, meriterebbero in molti casi dirigenti federali migliori. Nella certezza che almeno il sindaco di Senigallia saprà ringraziare, come giusto, tutte le società sportive per quello che hanno fatto, dobbiamo augurarci che eventi simili in futuro siano gestiti e organizzati diversamente.

*Consigliere comunale Unione Civica – Senigallia

 

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