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Martedì a Fano il laboratorio di cinema di Gabriele Anastasio presenta “Totem”

Martedì a Fano il laboratorio di cinema di Gabriele Anastasio presenta “Totem”

FANO – Martedì 12 settembre si terrà presso il Bastione Sangallo di Fano la proiezione del film “Totem”, regia di Gabriele Anastasio. “Totem” è un film sperimentale che tratta il tema dello stalking e del femminicidio ed è prodotto e realizzato dal “Laboratorio di cinema di Gabriele Anastasio” di Perugia.

Trama / Fonico di presa diretta, Emiliano fa parte della troupe che sta realizzando un film su un caso di stalking. Tra gli interpreti figura Emanuela, la sua compagna con la quale Emiliano sta attraversando un periodo sentimentalmente critico. La finzione della vicenda filmata e la realtà del rapporto complicato iniziano a sovrapporsi e confondersi quando Emiliano, affranto per la scomparsa della madre, teme di essere abbandonato anche da Emanuela, che comincia perciò a pedinare e minacciare, tentando persino di  aggredirla. Quest’ultima non segnala alle autorità le molestie subite. Incoraggiata dalle amiche che recitano con lei, sceglie una denuncia più eclatante, anche al costo di ricorrere alla violenza.

“Totem” narra senza guanti le numerose tematiche di dibattito quotidiano: lo stalking, il femminicidio, l’utilizzo del web, la complicità, la forza del gruppo, il pensiero collettivo. Il regista e parte della troupe saranno presenti alla proiezione per rispondere a curiosità e domande. L’obiettivo è quello di creare un dibattito tanto surreale quanto concreto.

Da un articolo di Pierpaolo Peroni: “La realtà prende le mosse dalla finzione e la supera. Un conflitto simulato si trasforma in uno scontro autentico dall’esito sorprendente. Uno psicodramma dai tratti tristemente convenzionali (un uomo che assilla la sua ex compagna sino a divenire molesto) sfocia nella vita vera e vi sopravvive a patto di perdere qualunque connotato da messinscena, per divenire una narrazione politicamente scorretta, nella quale l’identità di genere non solo si afferma attraverso l’indignazione, ma produce una reazione uguale e contraria alle minacce abitualmente subite, fondendo istinti viscerali e spirito di lucida denuncia…”

 

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