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“Pronto a chiarire davanti al giudice la mia estraneità alle accuse”. Il sindaco Mangialardi interviene dopo l’avviso di garanzia per l’alluvione di Senigallia

“Pronto a chiarire davanti al giudice la mia estraneità alle accuse”. Il sindaco Mangialardi interviene dopo l’avviso di garanzia per l’alluvione di Senigallia

Il primo cittadino si dice anche amareggiato “per non essere stato chiamato a spiegare l’operato della macchina comunale insieme alle altre 118 persone ascoltate dagli inquirenti”

SENIGALLIA – Anche il sindaco di Senigallia, Maurizio Mangialardi, ha ricevuto l’avvio di garanzia, dalla procura della Repubblica di Ancona, a conclusione dell’inchiesta sull’alluvione del 2014.

“Prendo in considerazione molto seriamente – afferma Mangialardi – i gravi capi d’accusa stilati dalla Procura nei miei confronti a conclusione delle indagini in merito all’alluvione che ha colpito Senigallia nel 2014. Resto però convinto che l’Amministrazione comunale ha sempre agito nell’interesse dei cittadini.

“L’avviso di garanzia che ho ricevuto ieri non cambia nulla rispetto a questa mia consapevolezza, semmai accresce l’amarezza per non essere stato chiamato a chiarire l’operato della macchina comunale insieme alle altre 118 persone ascoltate dagli inquirenti, come scritto nell’atto notificatomi.

“Forse in quella sede avrei potuto fornire un contributo utile a far luce rispetto alle ipotesi d’accusa formulate dalla Procura della Repubblica. In ogni caso, ciò che avrei potuto e voluto dire nella fase di indagine lo riferirò davanti al giudice. Ora, per il bene della città, l’auspicio è che i tempi della giustizia siano veloci e che venga quanto prima accertata la verità rispetto alle contestazioni mosse dalla stessa Procura. Tempi veloci, ma anche, mi sia permesso di dire, maggiore chiarezza. Quella chiarezza che, in questi tre anni e mezzo, non sempre ho potuto riscontrare”.

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