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In ospedale l’extracomunitario ferito a bottigliate alla Stazione di Marotta

In ospedale l’extracomunitario ferito a bottigliate alla Stazione di Marotta

Sul grave fatto di sangue indagano i carabinieri. Si stanno esaminando anche i filmati delle telecamere

In ospedale l’extracomunitario ferito a bottigliate alla Stazione di Marotta In ospedale l’extracomunitario ferito a bottigliate alla Stazione di Marotta

MAROTTA – Uno dei giovani extracomunitari coinvolto nella maxi rissa, avvenuta nella serata di ieri, alla Stazione ferroviaria di Marotta, ha riportato ferite da taglio, considerate abbastanza gravi, anche se non preoccupanti, causate da un colpo inferto con una bottiglia rotta. Il giovane, prontamente soccorso, è stato trasportato, con un’ambulanza, in ospedale.

Come noto due gruppi di extracomunitari si sono fronteggiati, poco dopo le 21, prima all’esterno, poi all’interno della stazione ferroviaria di Marotta. E’ stata una vera e propria caccia all’uomo. Gli extracomunitari se le sono date di santa ragione, affrontandosi, per diversi minuti, brandendo anche delle bottiglie rotte. A causa degli incidenti il treno interregionale – delle ore 21,10 – per Piacenza, è rimasto bloccato per una ventina di minuti alla stazione di Marotta.

All’episodio hanno assistito, tra il fuggi fuggi generale, numerose persone, alcune delle quali hanno dato l’allarme, telefonando alla centrale operativa dei carabinieri.

I militari sono prontamente intervenuti sul posto con due pattuglie, coadiuvati da una squadra della polizia municipale di Mondolfo, ed al loro arrivo alcuni giovani extracomunitari, protagonisti della maxi rissa, sono riusciti a fuggire, senza farsi identificare. Altri tre, invece, sono stati condotti nella caserma di Marotta. Tra questi, a quanto sembra, ci sarebbe anche il giovane – un nordafricano – che avrebbe sferrato la bottigliata, ferendo l’extracomunitario finito in ospedale.

Nei locali della Stazione ferroviaria sono rimasti i segni della maxi rissa: una bottiglia rotta a terra e sangue sul pavimento e sulle pareti della sala d’attesa e della biglietteria. Adesso, attraverso i filmati delle telecamere della Stazione ferroviaria, i carabinieri dovrebbero riuscire a raccogliere ulteriori elementi per individuare tutti i responsabili di questo nuovo fatto di sangue.

Purtroppo si tratta di un episodio di cronaca analogo ad altri che si stanno verificando, sempre più spesso, in tutto il nostro territorio (l’ultimo, in ordine di tempo, l’altro giorno a Porto Recanati). A contrapporsi sono quasi sempre gruppi rivali di extracomunitari che vogliono conquistare con la forza il predominio nel territorio.

A questo punto c’è da chiedersi se, per riportare la normalità, ed evitare continui episodi di violenza, occorrerà attendere che ci scappi il morto. Ormai, in Italia, sempre più spesso, si è abituati ad intervenire solo dopo una tragedia. Sarebbe invece opportuno incominciare ad affrontare, fin da oggi, la delicata questione in tutte le sue sfaccettature, che sono – purtroppo – tante. Ed è per questo che ci appelliamo direttamente al prefetto di Pesaro, dottor Luigi Pizzi, oltre che al sindaco di Mondolfo-Marotta, Nicola Barbieri.

Nelle foto: In alto la stazione ferroviaria di Marotta; subito sotto la bottiglia rotta ed una maglietta insanguinata rinvenute nei locali interni dopo la maxi rissa

 

 

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