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La succursale dell’Istituto Battisti di Fano verrà finalmente ristrutturata

La succursale dell’Istituto Battisti di Fano verrà finalmente ristrutturata

I lavori prenderanno il via il 15 settembre. “Sul degrado della struttura – afferma l’ingegner Maurizio Bartoli, dirigente dell’edilizia scolastica della Provincia di Pesaro Urbino – non abbiamo avuto conferma da parte della dirigente scolastica”. Sta per partire anche una campagna di sensibilizzazione per la pulizia delle scuole

La succursale dell’Istituto Battisti di Fano verrà finalmente ristrutturata

La succursale dell’Istituto Battisti di Fano verrà finalmente ristrutturatadi PAOLO MARIA ROCCO

FANO – La campagna di informazione esercitata da questo giornale da circa un anno, riguardo alla situazione di estremo degrado della sede succursale del “Battisti” di Fano, ha avuto ragione: l’intervento dell’ingegner Maurizio Bartoli, dirigente dell’edilizia scolastica della Provincia che abbiamo pubblicato ieri annuncia, finalmente, che la Provincia di Pesaro e Urbino ha recepito l’urgenza del fornire risposte che, seppure avanzate all’Ente pubblico da tanti mesi (e non solo da parte di questo giornale) solo ora vengono offerte. È, nonostante ciò, un importante risultato anche perché si apprendono altre notizie che, solo da ieri, acquistano il carisma dell’ufficialità:

  1. Palazzo De Petrucci, fino ad oggi sede del Liceo artistico “Apolloni”, sarà destinato dall’anno scolastico 2017/18 a ospitare esclusivamente Dirigenza e Segreteria del Polo Tre;
  2. la sede succursale del “Battisti” (a San Lazzaro) non ospiterà più una parte di studenti e docenti del “Battisti” i quali, invece, saranno trasferiti tutti nella sede centrale del “Battisti”.
  3. Studenti e docenti dell’”Apolloni” verranno trasferiti (ma solo nell’anno scolastico 2018/19) nella sede succursale del “Battisti”.
  4. Il 15 Settembre 2017 verrà aperto un cantiere di operai della Provincia nella sede succursale del “Battisti”, per ovviare al degrado, appunto, in cui versa attualmente la sede.

Fino a qui l’intervento dell’ingegner Bartoli che non chiarisce, però, perché definisce la situazione di estremo degrado della sede succursale del “Battisti” (testimoniato da decine di fotografie che ritraggono pareti di molte aule semidistrutte, finestre pericolanti e scala antincendio inagibile) un “falso problema”. Così, lo raggiungiamo al telefono per farcelo spiegare e gli chiediamo, innanzitutto: quanto spenderà la Provincia per rifare pareti e mettere in sicurezza le finestre pericolati e la scala antincendio della succursale del “Battisti”?

«Questo lo diremo solo quando verrà pubblicato il Bando dei lavori», risponde l’ingegner Maurizio Bartoli.

Non è un buon inizio perché non vorremmo scontrarci con la solita reticenza dell’Ente pubblico. E, allora, gli poniamo un’altra domanda: perché lei dice nel suo comunicato che il degrado della succursale del “Battisti” è “un falso problema” quando, invece, sono sotto gli occhi di tutti i grandi buchi nelle pareti di quasi tutte le aule, le finestre tenute su col nastro adesivo o con i bastoni, e la scala antincendio inagibile da tantissimi anni? È sicuro che si tratti di un falso problema?

«Noi abbiamo ricevuto risposte, da parte della Dirigenza della scuola, secondo cui la struttura della succursale era agibile. Il nostro referente, in questo caso, è la Dirigenza della scuola. Insomma, non c’erano le condizioni per un nostro intervento dal momento che la Dirigente del “Battisti”, Anna Gennari, non ci ha comunicato che la succursale non era sicura».

Ma secondo lei è agibile e sicura una scuola che non solo ha pareti delle aule pressoché distrutte ma anche una scala antincendio che non si può usare in caso di calamità? E’ un falso problema questo?

«Sì, sappiamo della scala antincendio inagibile ma – risponde Bartoli -, abbiamo trovato, insieme alla Dirigente, una possibile uscita alternativa per i lavoratori della scuola”.

Ma ai lavoratori della scuola (studenti compresi) non è stato comunicato mai nulla circa questa ‘uscita di sicurezza alternativa’, non ci sono documenti ufficiali che lo confermino, come mai?

«Questo non ci riguarda. Doveva pensarci la Dirigenza della scuola», risponde il dirigente dell’Ufficio edilizia scolastica.

«In ogni caso il problema – aggiunge Bartoli – è la pulizia delle scuole pubbliche. Lei lo sa che il nostro Ente spende circa 250mila euro ogni anno solo per tenere pulite le strutture scolastiche di sua proprietà? Lo sa che, per esempio, se noi cancelliamo i murales al Campus di Pesaro poi troviamo di nuovo i muri imbrattati il giorno dopo, e dobbiamo rifare i lavori? Bisogna dire che gli studenti sono responsabili di tutta questa sporcizia, e non parlo solo di murales ma di siringhe, preservativi, cartacce e quant’altro noi troviamo nelle aree scolastiche! È una vergogna, e la scuola dovrebbe farsene carico insegnando agli studenti l’educazione».

In realtà, gli suggeriamo, la scuola educa gli studenti quotidianamente al vivere civile, poi, se quei ragazzi adottano comportamenti scorretti bisognerebbe capire anche se essi sono adeguatamente seguiti fuori dalla scuola. Gli insegnanti non sono sostituti dei genitori 24 ore su 24, gli facciamo presente…

«Certo, ma è proprio per questo che, tra breve, io stesso – annuncia l’Ing. Bartoli – mi farò autore di una campagna di sensibilizzazione alla pulizia delle scuole, con il Piano di Manutenzione della Pulizia nelle Scuole: organizzerò incontri, all’interno delle scuole del nostro territorio, per sollecitare ad un uso più civile, da parte degli studenti, delle strutture che essi frequentano quotidianamente e sono certo che Dirigenti scolastici e professori apprezzeranno questo impegno».

È un intendimento importante quello di cui ci informa l’Ing. Bartoli, il quale poi indica che chiederà la partecipazione a questi incontri anche di rappresentanti dei genitori degli studenti. Insomma, al di là della riorganizzazione di qualche sede scolastica fanese, la questione importante che questo giornale ha sollevato con dovizia di particolari sembra finalmente risolta: il 15 settembre inizieranno i lavori di ristrutturazione all’interno della sede succursale del “Battisti”, che non sarà più del Battisti poiché ospiterà non solo l’Apolloni ma anche (non si sa quando, dice Bartoli) classi dell’Agrario “Cecchi” di Pesaro. Dirigenza, studenti, insegnanti e genitori degli studenti potranno tirare un sospiro di sollievo: si lavorerà finalmente in ambienti sicuri, contrariamente a quanto è avvenuto fino ad oggi.

Nelle foto: l’interno della succursale dell’Istituto Battisti di Fano e l’ingegner Maurizio Bartoli

 

 

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