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Anche a Urbino la situazione sanitaria si fa sempre più drammatica

Anche a Urbino la situazione sanitaria si fa sempre più drammatica

URBINO – Il Governatore Luca Ceriscioli nonché assessore alla Sanità è accerchiato. Dopo il Consiglio monotematico sotto l’ombra dei torricini, si sono scatenate le polemiche ed una fotografia sulla sanità provinciale dire pessima è un eufemismo.

<<La situazione sanitaria – sottolineano Cut  Liberi Tutti e Urbino al Centro – si sta facendo sempre più drammatica in tutto il territorio provinciale, causa scelleratezze impositive di un potere regionale che prosegue imperterrito il suo cammino come un bulldozer, senza consultare le popolazioni, che siano loro rappresentanze istituzionali o aggregazioni spontanee. Le scelte regionali non sono purtroppo ostacolate da diverse amministrazioni locali, le quali, ad esempio Urbino, pur non essendo espressione del partito regionale, ne condividevano, fino poco tempo fa, sostanzialmente le scelte. La salute dei cittadini va garantita al di là  di ogni appartenenza politica perché è e deve essere interesse di tutti, salvaguardarla al meglio, essendo il bene primario della società>>.

Veniamo sull’istantanea dell’ospedale di Urbino.

<<Le ultime notizie che provengono dal nosocomio Fraternita Santa Maria della Misericordia – rimarcano Cut e Urbino al Centro – descrivono uno stato confusionale totale nel campo del soccorso urgente, con voci sempre più insistenti riguardanti il 118, che causa ferie e motivi vari, per alcuni periodi della giornata farebbe un servizio senza medico a bordo, il che sarebbe gravissimo. Ci risulta che la situazione sia la seguente: al 118 sono assegnati normalmente 5 medici, attualmente 1 è assente da tre mesi, 1 è in ferie senza valutare programmazione e coordinamento, rimangono 3  che devono coprire i turni di servizio. Considerato che ogni turno consta di 12 ore  cui segue un giorno di riposo molti turni resterebbero scoperti. Non vogliamo creare allarmismi e ci auguriamo di essere smentiti. Dall’altro lato permane il caos del Pronto Soccorso dell’Ospedale di Urbino nel quale convergono tutti gli acuti dell’entroterra provinciale i quali devono piangere lacrime amare per avere un posto letto. Bisogna aggiungere le decine di malati collocati fuori reparto>>.

L’amministrazione Gambini? <<Ha – continuano Cut e Urbino al Centro – fino a poco tempo fa, ceduto alle strategie e ai voleri di Ceriscioli, appoggiando fortemente la realizzazione dell’Ospedale Unico a Muraglia che, checché se ne dica, e nonostante la carotina provvisoria dell’ospedale di primo livello ad Urbino, ne siamo convinti, causerà progressivamente il declino anche di quest’ultimo nosocomio, situazione  peggiorata anche rispetto a sei mesi fa>>.

La città di Urbino? <<Deve avere l’ospedale per i cittadini di Urbino in primis ed il ripristino di un certo numero di posti letto per acuti a Cagli, Sassocorvaro e Fossombrone insieme a punti di primo intervento. Garantirebbe – conclude Cut e Urbino al Centro – un minimo di assistenza degno di questo nome, restando Urbino ospedale di rete, in grado di rispondere a pieno alle esigenze degli acuti ed al contempo fornito delle più importanti specialità mediche e chirurgiche. Il Sindaco Gambini e la sua amministrazione stanno sbagliando tutto, e le nostre liste hanno volentieri aderito al patto di Piagge, proposto da tanti sindaci e tante minoranze consiliari in Provincia, l’unico in grado di fornire un’assistenza medica su tutto il territorio interno>>. (eg)

 

 

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