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URBINO / Con Sara Jane Ghiotti e Giacomo Rotatori una serata speciale, da caveau parigino, grazie a Massimo Valentini

URBINO / Con Sara Jane Ghiotti e Giacomo Rotatori una serata speciale, da caveau parigino, grazie a Massimo Valentini

URBINO / Con Sara Jane Ghiotti e Giacomo Rotatori una serata speciale, da caveau parigino, grazie a Massimo ValentiniURBINO / Con Sara Jane Ghiotti e Giacomo Rotatori una serata speciale, da caveau parigino, grazie a Massimo Valentini

URBINO – Una serata speciale, da caveau parigino, grazie al direttore artistico di “Urbino jazz”, Massimo Valentini, e all’accattivante  “Twenties Cocktail Bar” di Righi & c., via Battisti 2/a di Urbino con il concerto aperitivo, “Sous le ciel de Paris – Omaggio a Edith Piaf e alla Chanson Française”.

I due interpreti di questo viaggio musicale sono stati Sara Jane Ghiotti, raffinata ed elegante cantante jazz di Viserba, e Giacomo Rotatori, eclettico e virtuoso fisarmonicista di San Lorenzo in Campo. Un progetto che ha voluto omaggiare i grandi interpreti francesi: dalla Piaf a Charles Trenet, da Serge Gainsgbourg a Michel Fugain. <<Passione, profondità d’interpretazione, drammaticità ma anche ironia, gioco e improvvisazione – ha sottolineato Massimo Valentini – sono gli elementi chiave di un disegno che, nel più profondo rispetto filologico, è stato suonato in acustico, fra la gente, con la gente>>.

Una serata che ha avuto il sapore della Parigi anni ‘50 in uno degli angoli più caratteristici della città ducale dove professionalità e glamour si sono uniti e si sono coniugati con la splendida esibizione dei due artisti unici nel loro genere. Sara Jane Ghiotti, cantante dotata come poche, è una straordinaria voce di grande potenza, capace di esprime nella sua profondità sonora tutta la sensibilità musicale possibile reinterpretando “Madame” Edith Piaf come fosse un sogno e portando a spasso il pubblico sull’arte sopraffina delle sue elaborazioni, improvvisazioni sciolte, libere, personalizzate, piene di tecnica, immaginazioni, effetti.

Giacomo Rotatori è il “Maestro” della fisarmonica. I suoi volteggi sullo strumento a mantice sono vere e proprie montagne russe di veloci variazioni che hanno lasciato storditi i presenti con impensabili acrobazie tra le magie di uno stile del tutto personale da far restare avvinti dalla sua bravura. Un evento da ripetere al Teatro Sanzio. E dicono ancora che in Urbino non c’è “rien de rien”. Eppure al “Twenties Cocktail Bar” si è condiviso gioiosamente il piacere dell’aperitivo con l’amabile e raffinata comunicativa, come dice l’avvocato Paolo Conte, della “grande musica”. (eg)

 

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