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“A Urbino c’è la necessità di sviluppare politiche per i giovani allo scopo di evitarne l’emigrazione”

“A Urbino c’è la necessità di sviluppare politiche per i giovani allo scopo di evitarne l’emigrazione”

“A Urbino c’è la necessità di sviluppare politiche per i giovani allo scopo di evitarne l’emigrazione”“A Urbino c’è la necessità di sviluppare politiche per i giovani allo scopo di evitarne l’emigrazione”

URBINO – Il Movimento “urbinocittaideale” si è presentato a Miniera di Urbino alle figure istituzionali della provincia, della regione e del Pd. Luogo ricco di memoria e di simboli, la Miniera di Urbino, splendida struttura della famiglia Piersantini. Tantissimi i presenti, tra i quali il Presidente della Regione Marche Luca Ceriscioli e il suo vice Renato Minardi. Per il Movimento sono intervenuti l’ideatore del logo Oliviero Gessaroli, Vincenzo Pompilio, Francesca Conte, Debora Caporale, Gianfranco Fedrigucci e Lino Mechelli. Oltre a loro, il padrone di casa Michele Piersantini e l’editore Ernesto Paleani per la “Stamperia Santa Chiara”.

Un filo rosso univa tutti quanti: “l’assenza – è stato sottolineato a più voci – di ogni polemica conflittuale e l’invito alla concretezza di un’amministrazione che sia realistica, progettuale a medio e lungo termine, a cominciare dalle prossima scadenza del centenario di Raffaello, verso la quale dovrebbe già orientarsi la città di Urbino”. A completare la filiera del Partito Democratico, al quale “urbinocittaideale” intende affiancarsi in vista della tornata elettorale del 2019 (anche nell’obiettivo di comunicare con l’intera filiera istituzionale dal territorio all’Europa), il segretario comunale Federico Scaramucci e quello provinciale Giovanni Gostoli.

<<Dagli interventi – riporta il comunicato – è emersa in particolare la necessità di sviluppare politiche per i giovani allo scopo di evitarne l’emigrazione e la disillusione, intercettando con loro i tanti che si sono allontanati dalla politica e dalla partecipazione al voto oltre a quella di rilanciare una politica turistica strutturale legata all’accoglienza e all’organizzazione, non solo a eventi occasionali>>. Ma tanti sono i temi emersi come indifferibili per una città scesa ormai sotto i 15mila abitanti con il rischio di affiancare alla cronico isolamento infrastrutturale la perdita di servizi essenziali per la sicurezza e per la qualità della vita. A farne sintesi, nel suo intervento finale Ceriscioli ha sottolineato <<tra le criticità principali, specie in tempo di crisi, l’immobilismo di molti comuni che per ignavia amministrativa e incapacità progettuale non sono in grado di intercettare i finanziamenti nazionali ed europei. Su 16 milioni di euro – ha detto il Governatore – per le fasce più deboli, la Regione ne ha dovuti restituire 14 al mittente>>. (eg)

 

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