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Un autentico bijou il concerto d’apertura della stagione estiva di Urbino

Un autentico bijou il concerto d’apertura della stagione estiva di Urbino

Un autentico bijou il concerto d’apertura della stagione estiva di Urbino

URBINO – Straordinaria la prima alla piazza del divertimento, l’elegante cortile di Collegio Raffaello. Bagnato dal lento tramonto del sole, lo storico palazzo dai mattoni dorati, espressione naturale di cosa possa essere il “mille vetrine” della città ducale, patrimonio dell’Umanità (mai dimenticarlo!), il concerto d’apertura della stagione estiva di Urbino (primo week end di giugno), del gruppo “Welcome to the Django Quartet”, ha rappresentato un autentico bijou nel viaggio musicale tra le origini e la storia di un popolo, zingaro o tzigano, che “con accordi e disaccordi” ha affascinato il nomadismo del jazz.

Il virtuosismo di Sorci e di Chiarenza alle chitarre tempestose, il fluente fraseggio di Mangialardi al contrabbasso e la passione e l’istintivo di Rotatori alla fisarmonica, hanno rappresentato, con suoni divini e “manouche”, la vicenda umana e artistica di Jean – Baptiste “Django” Reinhardt, l’arrogante, diffidente, ombroso ma sovrumano e inarrivabile artista del “Quintette du Hot Club de France”, consegnato alla storia  del jazz come uno dei più grandi geni della musica, che non sapeva ne leggere ne scrivere ma solo suonare celestialmente. “Nuages”, “Crepuscule”, “Swing 42”, “Bossa Dorado”, “Honeysuckle Rose”, “It don’t mean a thing”, “Stomping at Decca”, “Minor Swing” con incursioni acutissime sui Turtles, su Ellington e la musica popolare russa con “Oci Ciornie” hanno rimbalzato gioia e brio tra le mura fascinose di una città incantata da par suo, ambiente ideale per qualsiasi sottigliezza, unicità ed emozione.  (eg)

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