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SENIGALLIA / Con “Mille lire al mese” il Panzini si apre al territorio

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SENIGALLIA / Con “Mille lire al mese” il Panzini si apre al territorio

Le canzoni dei giovani di ieri cantate dai giovani di oggi: un altro importante tassello che si aggiunge al progetto “Musica, religione e cucina”

SENIGALLIA / Con “Mille lire al mese” il Panzini si apre al territorio SENIGALLIA / Con “Mille lire al mese” il Panzini si apre al territorio SENIGALLIA / Con “Mille lire al mese” il Panzini si apre al territorio SENIGALLIA / Con “Mille lire al mese” il Panzini si apre al territorio SENIGALLIA / Con “Mille lire al mese” il Panzini si apre al territorio SENIGALLIA / Con “Mille lire al mese” il Panzini si apre al territorio SENIGALLIA / Con “Mille lire al mese” il Panzini si apre al territorio SENIGALLIA / Con “Mille lire al mese” il Panzini si apre al territorio

di SIMONETTA SAGRATI

SENIGALLIA – È stato un piacere ritrovarsi al Panzini, che si è aperto al territorio; tutti insieme alunni, docenti, genitori, nonni, amici e associazioni che insieme hanno partecipato al concerto “ Mille lire al mese “. Un incontro particolare che aggiunge un importante tassello al progetto “Musica, Religione e Cucina” dove i ragazzi hanno effettuato un viaggio tra note musicali, cucina, tradizioni e valori della vita: “i valori della gente marchigiana”.

Un incontro, quello del 24 maggio, che ha avuto l’obiettivo di costruire un ponte tra generazioni, per fare in modo che non ci si dimentichi di persone, di storie, di tradizioni, di vite, che devono entrare e rimanere nel cuore e nella mente  dei giovani. Un appuntamento al Panzini, un’occasione di incontro tra giovani e adulti, per ritrovarsi insieme e condividere un momento di festa con la musica.

“La musica – come hanno voluto sottolineare gli alunni – è qualcosa che ti prende e ti fa volare ….. ridere, piangere, innamorare e ricordare … la musica è UNA GOCCIA DI MEMORIA.”

Un pomeriggio con tanta buona musica, quella che piace ai nonni, canzoni che ascoltavano tanti anni fa, quando erano ragazzi, ma anche musica dei genitori. Un viaggio con le canzoni dei giovani di ieri cantate dai giovani di oggi. Sono partiti dagli anni ’30 fino ad arrivare agli anni ’70, per rivivere gli anni passati con le note rimaste nel cuore di tante persone.

Un viaggio nel tempo per rinverdire e riportare a galla emozioni, ricordi, nell’affascinante e suggestivo percorso della memoria.

È stato veramente un bel concerto e anche un momento di festa. Bravi sono stati gli alunni che hanno messo il cuore in questa manifestazione. Bravi gli ex alunni:  Marta Catalani, che coglie sempre ogni occasione per ritornare al Panzini; Federico Cerasa che con il suo organetto ha accompagnato i dolci della tradizione; Serena Api che con la sua bellissima voce è sempre presente nei momenti importanti della scuola. Bravissimo Luca Cerigioni,  ex alunno e adesso maestro e arrangiatore della Band Panzini.

Un vero successo con la partecipazione di tantissime persone, una manifestazione che ha veramente centrato l’obiettivo: quello di avvicinare il mondo degli adulti a quello dei giovani. I ragazzi del Panzini hanno voluto ringraziare la loro professoressa Simonetta Sagrati che li ha coinvolti, spronati, sostenuti, per far loro amare le canzoni, la vita e i ricordi dei “giovani di ieri” e capire il senso e il significato del progetto, ma anche il professor Michele Samory che ha lavorato in perfetta sinergia con la prof Sagrati.

Questo concerto ha avuto una giusta conclusione: un rinfresco per tutti, preparato dal “mitico” prof Ennio Mencarelli e gli alunni della 3 A dolciaria con i dolci della tradizione marchigiana.

Un pomeriggio di musica, di festa, di condivisione, di voglia di stare insieme, con la nostalgia del passato ma anche con la consapevolezza di vivere il presente positivamente. Un modo questo di abitare la scuola in maniera diversa e costruttiva, con molta soddisfazione del dirigente scolastico, Sergio Lombardi e del direttore amministrativo, Paola Perlini, sempre attenti a quelli che sono gli obiettivi educativi che fanno crescere gli alunni come persone.

 

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