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La “Muta” lascia di nuovo Urbino e si riapre lo scontro tra Vittorio Sgarbi e Peter Aufreiter

La “Muta” lascia di nuovo Urbino e si riapre lo scontro tra Vittorio Sgarbi e Peter Aufreiter

La “Muta” lascia di nuovo Urbino e si riapre lo scontro tra Vittorio Sgarbi e Peter Aufreiter

URBINO – Vittorio Sgarbi, la ‘Muta’ e Peter Aufreiter. Non è il titolo di un film bensì l’ennesimo scontro/confronto al vetriolo tra <<l’assessore più assenteista d’Italia>>, parole di Federico Scaramucci, segretario locale dei Dem, e il Direttore della Galleria delle Marche. Insomma l’editoriale del “Divin critico” sta sparigliando di nuovo l’inferno sotto i torricini. Un Ade non certo di cristallo.

<<C’è il contributo della Galleria nazionale delle Marche alla lotta alla mafia. E’ questa la motivazione per mandare in giro la ‘Muta’, unica opera di Raffaello nella sua città natale, Urbino, in piena stagione di escursioni culturali e scolastiche, mentre è in corso la mostra “Rinascimento segreto” in Palazzo Ducale… E’ molta piaciuta anche l’idea del direttore (mai chiamato per nome e cognome – ndr), un’aquila, di installare “uno schermo  dove solitamente è esposta la ‘Muta’, su cui sia proiettato in diretta streaming il luogo dove si trova l’opera in prestito da metà maggio…”. Il Consiglio nazionale dei Beni culturali, presieduto non da un’aquila austriaca, ma da una Volpe argentata foggiana, non è informato e non ha nulla da dire?  Il direttore austriaco, con i suoi complici consiglieri, non risponde a nessuno e può agire indisturbato e far girare la ‘Muta’ come una passeggiatrice?….>>.

Un assessore alla cultura della città indicata da Sgarbi come “capitale d’Italia” e un direttore di Galleria dovrebbero parlarsi ed avere un unico intento: la valorizzazione del patrimonio storico, artistico e architettonico di Urbino. Altresì sono continue stilettate schernitrici che non fanno assolutamente del bene al dialogo ed al confronto costruttivo per un sito sotto gli occhi di tutto il mondo in ragione della sua bellezza pressochè intatta ed incomparabile.

Piero Sestili del Pd ha dichiarato: <<Sgarbi si rivolge agli avversari con scarsissima e assai poco rinascimentale civiltà>>. Il sindaco Maurizio Gambini già da tempo spera <<in un rinnovato dialogo tra i due per il bene del processo culturale della città>>. Intanto la ‘Muta’, denominata <<Zingara, pressoché disabile>> da Sgarbi, lascia di nuovo Urbino. <<Per beneficienza o avrà una tariffa?>>, si chiede l’intellettuale di Ferrara. Il silenzio del rumore del Direttore Peter Aufreiter, per ora, è l’unico segnale che paga moneta sonante. (eg)

Nelle foto: Vittorio Sgarbi e Peter Aufreiter

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