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JESI / “Cosa ci lascia in eredità la Giunta Bacci?”

JESI / “Cosa ci lascia in eredità la Giunta Bacci?”

Molti i problemi emersi nel corso dell’incontro fra il candidato sindaco Samuele Animali e i candidati di #LaboratorioSinistra

JESI / "Cosa ci lascia in eredità la Giunta Bacci?"

JESI / "Cosa ci lascia in eredità la Giunta Bacci?"JESI – Tante e da tempo trascurate sono state le problematiche emerse durante l’incontro di ieri fra il candidato sindaco Samuele Animali e i candidati di #LaboratorioSinistra: dalla questione degli espropri sui terreni della Coppetella, “che dagli anni ’90 sono ancora sotto vincolo giuridico per una causa pendente fra i vecchi proprietari e l’attuale Interporto” – ha dichiarato un residente, fino al problema dei canali di scolo privi di grate e di copertura, all’assenza di segnaletica, alla mancanza di punti di raccolta differenziata, che rendono la campagna una discarica a cielo aperto e costringono gli abitanti del posto ad uscire dal comune per gettare la spazzatura. “In cinque anni l’attuale amministrazione non ha mai dato risposte chiare o travato soluzioni concrete – ha sottolineato il giovanissimo ma molto preparato Niccolò Pacenti, candidato per #LaboratorioSinistra e residente del posto – La nostra lista e le nostre idee programmatiche hanno alla base un concetto che va recuperato: la partecipazione del cittadino alle scelte degli amministratori”.
“Il nostro progetto è quello di creare una nuova casa della sinistra – ha aggiunto Nicoletta Cardinali, avvocato e candidata per la lista #LaboratorioSinistra – “riportando nella politica le tematiche sensibili ai bisogni della cittadinanza”.
“Jesi in questi anni si è completamente fermata  sotto tanti punti di vista: negli investimenti come nelle scelte politiche riguardanti il sociale, la cultura, l’ambiente, l’urbanistica”- ha sottolineato Animali –  “Guardiamo al sociale, dove gli operatori del settore sono stati messi in cassa integrazione. La giunta Bacci ha avuto il merito di riportare il bilancio in ordine, e questa è una bella cosa, ma non può essere esclusivamente il bilancio lo strumento e il fine per imporre scelte politiche per giustificare tagli che ricadono nella riduzione dei servizi al cittadino e di conseguenza nell’abbassamento della qualità della vita”.

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