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FANO / Aset raddoppia il depuratore di Ponte Sasso

FANO / Aset raddoppia il depuratore di Ponte Sasso

L’impianto serve 18.000 abitanti, positive le verifiche ambientali

FANO / Aset raddoppia il depuratore di Ponte Sasso

FANO – A prova di picco turistico la nuova potenzialità del depuratore Aset a Ponte Sasso, che ora serve fino a 18.000 abitanti. «La capacità dell’impianto è stata quasi raddoppiata, ampliando una risposta che comunque era già buona anche nel periodo estivo», afferma Paolo Reginelli, presidente di Aset spa. L’importo dell’intervento è pari a un milione e 400.000 euro, i lavori saranno presentati sabato mattina alle 10.30 nell’impianto di via Statale Adriatica 202.

Oltre che Torrette e Ponte Sasso di Fano, i vantaggi dell’intervento interessano sia una parte del territorio sancostanzese sia quei quartieri di Marotta che sono passati al Comune di Mondolfo per effetto del referendum. I lavori hanno riguardato sia l’impianto originario, costruito negli anni Ottanta e ora adeguato a una potenzialità di circa 10.000 abitanti, sia il suo ampliamento per una capacità di ulteriori 8.000 abitanti. Il cantiere ha avviato l’opera all’inizio del 2016 e l’ha terminata a metà dell’aprile scorso.

Alcuni elementi tecnici per quanto riguarda la parte originaria del depuratore. Nuovo l’impianto elettrico e nuova la stazione di sabbiatura, sostituita l’apparecchiatura di ossidazione e nitrificazione, ristrutturata la linea di stabilizzazione, realizzate alcune opere accessorie alle strutture. In più, l’ampliamento della potenzialità con la nuova linea per trattare le acque reflue in una zona, la riviera sud appunto, che ha punte estive di popolazione fino a 16.000 abitanti (8.000 in inverno).

Questi sono i risultati ottenuti con un primo stralcio di lavori. Prevista infatti la possibilità di un intervento successivo, qualora si ravvisi in futuro l’esigenza di potenziare l’impianto (che adesso occupa un’area di 16.000 metri quadri) per servire altri 8.000 abitanti.

«I tecnici di Aset – conclude il presidente Reginelli – stanno effettuando verifiche sul rio Crinaccio, alla foce del depuratore, e i riscontri sono positivi. Vorrei evidenziare un altro aspetto di significativo valore ambientale, oltre alla maggiore garanzia nella depurazione delle acque reflue: la cura adottata per le opere di mitigazione. Sono state realizzate dune intorno all’impianto e piantate essenze tipiche della nostra zona, che fungono da schermo acustico e visivo».

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