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Senigallia Bene Comune torna all’attacco: “In Comune trasparenza zero”

Senigallia Bene Comune torna all’attacco: “In Comune trasparenza zero”

Senigallia Bene Comune torna all’attacco: “In Comune trasparenza zero”SENIGALLIA – Dalla Lista civica Senigallia Bene Comune riceviamo: “Per l’Amministrazione di Senigallia la trasparenza non è di casa;  al contrario di quanto accade negli altri Comuni, come ad esempio la vicinissima Fano, dove i controlli degli organismi ministeriali sono pubblicati sul sito comunale nella sezione “Amministrazione Trasparente” (http://comune.fano.pu.it/index.php?id=2605) . Nel Comune di Senigallia nulla è dato sapere ai cittadini circa l’ ispezione del Ministero dell’Economia e Finanza,  conclusasi lo scorso agosto 2016, ben nove mesi fa, rilevando 18 gravi irregolarità.

Solo grazie alla tenacia del consigliere Sartini ed alle sue richieste di  “accesso agli atti”, è stato possibile prendere visione della documentazione, nonostante i numerosi paletti messi dall’amministrazione, non previsti da alcun regolamento, la reticenza ed i ritardi goffamente giustificati dal Vice-Segretario Comunale dott. Mirti, dal Segretario Comunale dott. Morganti e dai loro collaboratori, nel fornire la relazione degli ispettori.

Segretario comunale che alla richiesta, del consigliere Sartini del 21 novembre 2016, di poter accedere alle banche dati informatizzate del comune, così come previsto dall’art. 7 comma 7 del Regolamento comunale, nonostante un’apposita commissione tenutasi il 19 gennaio 2017 deve ancora dare il semplice assenso per farlo accedere in consultazione alla sola banca dati del protocollo generale.

Ritornando al tema dell’articolo: pertanto nessun riferimento all’ispezione ed alle gravi irregolarità riscontrate  è stato fatto nelle sedute del Consiglio Comunale o delle Commissioni: ne per informare i Consiglieri di Opposizione, e buona parte di quelli di Maggioranza, e men che meno i cittadini, che, nella visione di questa maggioranza, sono solo sudditi che non possono e non devono mettere bocca nella loro gestione della Città.

Alle richieste del consigliere Sartini circa i provvedimenti presi a seguito dell’ispezione ministeriale, per sanare le gravi irregolarità amministrative e contabili, è stato risposto il 14 marzo 2017, con un fumoso: “con riferimento alla sua interrogazione a risposta scritta in oggetto indicata, Le comunico che la relazione del Ministero dell’Economia e Finanze è all’esame del Segretario Generale, dei Dirigenti e dei relativi uffici.”(Allegato 1) .

Né i Consiglieri, né i cittadini riescono a sapere quali azioni si stanno mettendo in campo per recuperare i soldi indebitamente pagati ai dirigenti, per ripristinare la concorrenza con gare d’appalto per l’ affidamento di incarichi ad aziende, ecc. ecc.; nulla, non si sa nulla sulle azioni in corso per ottemperare ai 18 gravi rilievi riscontrati. I cittadini non devono sapere, è “cosa loro”.

Chissà se agli iscritti e agli elettori del PD va bene così? Se digeriscono tutto in nome della fedeltà al partito? Chissà se agli elettori così pieni di senso civico della lista civetta “Vivi Senigallia” (fatta per raccogliere voti in qualche parrocchia) questa vicenda del MEF avrà insinuato qualche dubbio?

A Senigallia Bene Comune di certo non sta bene questo modo di amministrare e questa totale mancanza di trasparenza, atta a coprire le mancanze ed il dilettantismo dell’amministrazione, guidata da un sindaco pro-tempore, che invece di rispondere nel merito, si permette di insultare il Consigliere Sartini nell’adempimento delle sue funzioni,  facendo discorsi privi di contenuti ed alzando la voce; ma “casca male”, perché SBC resta ferma e salda nel suo intento di portare a conoscenza della cittadinanza  la verità su quanto succede nel Palazzo.

Insieme a “competenza” ecco che “trasparenza” è solo un’altra parola di cui l’amministrazione si riempie la bocca ma di cui se non ignora il significato di sicuro ne ignora la pratica.

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