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FANO / Una giovane in Tanzania con l’associazione L’Africa Chiama Onlus

FANO / Una giovane in Tanzania con l’associazione L’Africa Chiama Onlus

FANO / Una giovane in Tanzania con l’associazione L’Africa Chiama Onlusdi MICHELE MONTANARI

FANO – Elisa Tarsi, una giovane che ha deciso di partire per la Tanzania e contribuire così ai progetti attivi e sostenuti dalla ONLUS fanese L’Africa Chiama.  L’abbiamo incontrata alla vigilia della sua partenza.

Ciao Elisa, chi sei e cosa fai nella vita ?

Ciao, ho 34 anni, sono di Pesaro, ho sempre lavorato come commessa.

 Come hai conosciuto L’Africa Chiama ?

Avevo sentito parlare dell’associazione per alcuni eventi culturali organizzati nella nostra provincia. Poi una mia amica, Barbara, che era già partita come volontaria a Nairobi in Kenya, mi ha portato alle cene per la raccolta fondi dell’organizzazione. A ogni cena ho potuto conoscere qualche aspetto in più dell’Africa Chiama, la sua storia e la passione dei suoi fondatori, la serietà e l’impegno degli attuali collaboratori e l’energia dei volontari.

 Perché hai deciso di partire ?

Ho deciso di partire per conoscere di persona le attività svolte dall’associazione in Africa.

Elisa, sappiamo che L’Africa Chiama è attiva in tre Paesi, Kenya, Zambia e Tanzania. Tu perché hai deciso di partire proprio per la Tanzania ?

Ho deciso di partire per la Tanzania dopo aver ascoltato il racconto di Francesca, una storica e attivissima volontaria dell’associazione. Tutti i volontari che sono partiti, qualsiasi realtà dell’associazione avessero visitato, hanno parlato di esperienze toccanti e affascinanti allo stesso tempo. Ma quando Francesca parlava della sua esperienza in Tanzania aveva gli occhi così illuminati dalle emozioni del ricordo che mi ha tolto ogni dubbio su quale Paese scegliere per la prima esperienza da volontaria.

 Come ti sei preparata a vivere questa esperienza ?

L’associazione prepara i volontari con un corso di tre giorni nei quali vengono spiegati i progetti che hanno nei tre Paesi e la situazione di squilibrio economico politico in cui si trova l’Africa rispetto al resto del mondo. Al corso abbiamo ascoltato l’intervento di tante persone impegnate per l’Africa: giornaliste, una volontaria che ha portato la clown-terapia ai bambini del Burkina Faso con il gruppo di T’immagini Onlus, la coordinatrice del progetto Rainbow dell’associazione Papa Giovanni XXIII con la quale L’Africa Chiama collabora in Zambia, e tante altre persone che ci hanno spiegato com’è la qualità della vita nei Paesi africani in cui sono stati e ci hanno dato consigli per vivere questa esperienza senza pregiudizi e con modestia.

 Cosa ti aspetti da queste settimane ?

Spero di riuscire a dare un piccolissimo contributo a questa a questa realtà sostenuta dall’Africa Chiama e portare qualcosa di bello anche se per poco tempo ai bambini del centro Kizito. Sicuramente per me sarà una crescita culturale e di consapevolezza.

 Che progetti dell’associazione L’Africa Chiama andrai a sostenere ?

Nella mia permanenza di tre settimane in Tanzania andrà a sostenere e conoscere il centro Kizito, a Iringa, capoluogo di regione omonima, è un centro di accoglienza per bambini e ragazzi che vivono in strada a causa delle gravi condizioni di disagio e povertà in cui versano le loro famiglie o perché soli e abbandonati. Il centro accoglie 22 bambini tra i 5 e i 15 anni ed ha l’obiettivo di toglierli per sempre dalla strada dandogli l’opportunità di cominciare una nuova vita.

Elisa, ultima domanda, con quale spirito vorrai vivere la tua esperienza africana ?

Entrare in punta di piedi nella quotidianità dei bimbi e dei volontari del centro per scambiarci un breve ma spero bel momento di vita.

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