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SENIGALLIA / Paradisi e Rebecchini: “Ci avevano informati male, la Tari aumenterà del 35%”

SENIGALLIA / Paradisi e Rebecchini: “Ci avevano informati male, la Tari aumenterà del 35%”

Secondo i rappresentanti dell’Unione Civica serve un’invasione pacifica di cittadini al Consiglio comunale

SENIGALLIA – “Avevamo denunciato un aumento della Tari di circa il 20% rispetto allo scorso anno, così come spiegato dall’assessore Ramazzotti ad “Unione Civica”. Nulla di più inesatto. Confrontando le tabelle del 2017 e le ultime approvate nel 2015 relative alle tariffe delle utenze domestiche e non domestiche – affermano i consiglieri comunali Roberto Paradisi e Luigi Rebechini dell’Unione Civica -, abbiamo scoperto che, in realtà, gli aumenti arriveranno addirittura al tetto insopportabile del 30-35%. Oltre un terzo di aumento.

“Per alcune categorie di cittadini addirittura si arriverà al raddoppio della tassa. Vessati in modo particolare le imprese, i professionisti e le famiglie. Tabelle che gridano vendetta già votate preventivamente in Commissione da tutta la maggioranza compatta, pronta a vampirizzare ancora cittadini e imprese, e votata ovviamente anche dal fedele Maurizio Perini, che ormai veste anche l’abito dell’esattore per la Giunta. Una manovra scellerata che piegherà, se non arrestata, le attività economiche e le famiglie senigalliesi già vessate da una tassazione da età feudale. Il prossimo lunedì 30 gennaio, a partire dalle ore 16,30 circa il Consiglio comunale sarà chiamato a confermare con il proprio voto questo salasso nei confronti della città. Un atto di guerra contro i cittadini stremati da una tassazione non più umanamente sopportabile.

“Invitiamo i cittadini a non lamentarsi a cose avvenute. Li invitiamo invece ad invadere pacificamente il Consiglio Comunale per far sentire lo sdegno e l’incapacità economica di famiglie e imprese a far fronte ancora a simili prelievi che non hanno pari in altre realtà. Solo una pacifica sollevazione civica – concludono Paradisi e Rebecchini – può far retrocedere un’Amministrazione che trova denari per associazioni vicine, cooperative amiche, manifestazioni improbabili, consulenti, professionisti che vengono pagati profumatamente ma che poi lamenta l’assenza di fondi e finisce sempre a mettere le mani nelle tasche dei cittadini”.

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