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SENIGALLIA / La Lega Nord chiede le dimissioni del sindaco, bocciato due volte in poco tempo

SENIGALLIA / La Lega Nord chiede le dimissioni del sindaco, bocciato due volte in poco tempo

SENIGALLIA – Dal Gruppo Lega Nord Senigallia riceviamo: “Nell’ultimo Consiglio comunale, il consigliere Giorgio Sartini (Senigallia Bene Comune) ha sollevato nel dibattito l’avvenuta ispezione degli ispettori ministeriali svoltasi lo scorso mese di aprile, dove si sono riscontrati 18 capi di accusa per gravi violazioni amministrative di bilancio. Ma oltre a quello che è scaturito dall’ispezione, la cosa grave è che il Sindaco ha pensato di tacere per un lunghissimo tempo, tenendo l’intera opposizione all’oscuro di tutto.

“La Lega Nord di Senigallia, denuncia il comportamento dell’intera giunta e maggioranza come grave atto e ci fa riflettere come quest’amministrazione agisca in maniera del tutto arbitraria e quale sia la totale mancanza di rispetto per le opposizioni e il consiglio. Non soddisfatti di totale mancanza di trasparenza verso le istituzioni cittadine, in sede di dibattito, sia il presidente del Consiglio che il vice sindaco, hanno liquidato la cosa con superficialità, non dando risposte concrete, dicendo che l’ispezione era una normale pratica di routine e che avrebbero risposto a breve nel merito.

“A noi non risulta che 18 capi di accusa siano una semplice questione di normali accertamenti, anzi, tutt’altro. Ci domandiamo perché non è stato lo stesso assessore al bilancio Gennaro Campanile a dare chiarimenti credibili, dato che la materia è di sua competenza.  Così facendo rafforza la nostra convinzione che l’assessore Campanile non sia all’altezza del suo compito. Perché il sindaco Mangialardi proprio quel giorno non era presente alla seduta di Consiglio comunale e preferiva invece andare in visita in Ancona alla corte di Renzi?

“Infine la Lega Nord Senigallia denuncia l’arroganza e superbia di questa giunta, in risposta a delle domande poste legittimamente su un giornale on line dall’ex consigliere comunale Massimo Bello, sempre in relazione all’ispezione ministeriale. In tutta risposta, il vice sindaco ha pensato bene di valutare se ci sono motivi di querela nei confronti di Bello. La Lega Nord Senigallia censura il comportamento del vice sindaco. C’e’ da stare molto attenti a quest’amministrazione, cosi facendo la democrazia è in pericolo, siamo qui a Senigallia in uno stato di dittatura, dove nessuno può criticare l’operato e il comportamento di quest’amministrazione, altrimenti si corre il pericolo di beccarsi una querela, a questa deriva autoritaria la Lega si oppone con tutte le forze.

“Chiediamo che il sindaco prenda in seria considerazione, al prossimo Consiglio comunale, di presentare le proprie dimissioni, anche in relazione agli esiti dei due referendum; fusione Senigallia – Morro d’Alba, dove la maggioranza dei cittadini ha espresso la propria bocciatura e di conseguenza la sfiducia nei confronti del sindaco ed il referendum del 4 dicembre 2016, dove il sindaco, da convinto sostenitore del si e di Renzi, ha ottenuto una sonora sconfitta politica”.

Nella foto: il sindaco di Senigallia Maurizio Mangialardi

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