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SENIGALLIA / Donne migranti, presentato al Musinf il calendario 2017

SENIGALLIA / Donne migranti, presentato al Musinf il calendario 2017

SENIGALLIA / Donne migranti, presentato al Musinf il calendario 2017

SENIGALLIA / Donne migranti, presentato al Musinf il calendario 2017 SENIGALLIA / Donne migranti, presentato al Musinf il calendario 2017 SENIGALLIA / Donne migranti, presentato al Musinf il calendario 2017 SENIGALLIA / Donne migranti, presentato al Musinf il calendario 2017

SENIGALLIA – In occasione dell’incontro per gli auguri dei docenti e degli allievi del Musinf Mohamed Malih, presidente dell’Associazione Stracomunitari, è stato invitato a presentare il calendario 2017 dedicato alle donne migranti. Un’edizione per la quale, nell’occasione, hanno espresso apprezzamento e disponibilità per future realizzazioni fotografiche sia Lorenzo Cicconi Massi sia Giorgio Pegoli.

Il calendario 2017 dell’Associazione Stracomunitari si avvale delle immagini fotografiche, appositamente realizzate da Marco Mandolini, Patrizia Lo Conte, Delia Biele, Enea Discepoli, Daniele Ferretti ed è introdotto da note di Mohamed Malih, Margherita Angeletti e del prof. Bugatti, direttore del Musinf, che ha ricordato la pluriennale attenzione della didattica dell’istituzione museale senigalliese per la fotografia come strumento di ricerca economica e sociale. “L’idea del calendario 2007” ha raccontato Malih “mi è venuta imbattendomi in una foto di Delia Biele, che ritrae una donna pakistana con un bimbo in braccio ed è stato un tutt’uno con il pensare alla tenerezza, alla maternità e al vissuto quotidiano di una donna migrante di cui poco si sa. Sul fronte della migrazione i discorso pubblico è incentrato per lo più sui profughi giovani maschi e nei pochi casi, quando si parla di donne, si tratta di vicende eclatanti di cronaca. Questo nostro calendario” ha spiegato Malih  “quindi è una sorta di omaggio, un pensiero, uno sguardo attenti alle tante donne migranti, quelle che incrociamo avvolte nei loro abiti, tradizionali o meno, davanti alle scuole, sui marciapiedi, ai mercati. Certo” ha concluso  Malih “l’essere donna e migrante comporta delle difficoltà o comunque delle peculiarità, che meritano più riflessione da parte di tutti noi e l’augurio è che questo calendario ci aiuti proprio in questa riflessione”.

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