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FALCONARA / In Comune continua l’opera di risanamento dei conti

FALCONARA / In Comune continua l’opera di risanamento dei conti

Sindaco e Giunta hanno fatto il punto su un anno di attività

FALCONARA / In Comune continua l'opera di risanamento dei conti

FALCONARA – Il sindaco Goffredo Brandoni e la Giunta comunale, questa mattina nel corso di una conferenza stampa organizzata nella Sala del Leone al castello di Falconara Alta, hanno incontrato la stampa per ripercorrere l’anno ormai agli sgoccioli e approfittare dell’occasione per fare gli auguri a tutta la cittadinanza.

Tutti presenti i componenti dell’esecutivo cittadino: la vicesindaco Stefania Signorini e gli assessori Matteo Astolfi, Giorgia Fiorentini, Raimondo Mondaini e Clemente Rossi che dopo l’introduzione del primo cittadino, hanno illustrato più articolatamente il “bilancio” dei loro settori di competenza.

Ha aperto il Sindaco Brandoni che ha voluto ricordare il quadro in cui vanno letti i dati del bilancio e l’azione amministrativa messa in campo per il risanamento dei conti. “Ho detto sempre che quando sono diventato Sindaco nel 2008 avevamo 86 milioni di debiti. Per la precisione erano 85.197.936,16 euro: 9.135.643,40 euro di debiti fuori bilancio e 76.062.292,76 euro di debito con gli Istituti di Credito. Nel 2013 il debito è sceso a 66 milioni di euro, che sono diventati 59 milioni nel 2016, per ridursi nel 2018 a 54.750.192,00 (dato pressocchè certo). Insomma abbiamo pagato 20 milioni di euro di rate dal 2008 al 2018. Altri dieci milioni di euro sono invece l’ammontare pagato per fare fronte a debiti fuori bilancio (oltre nove milioni), sentenze e contenziosi vari e voglio citare la chiusura del contenzioso con l’Istituto Diocesano di Ancona (786 mila euro) che si trascinava dal 1968, la transazione “Adriatica Costruzioni” di Longarini, (€ 416.000), e quella con Università (€ 569.513,23 omnicomprensiva a saldo e stralcio, di ogni pretesa mediante il pagamento dilazionato in dieci annualità). A questi vanno aggiunti 4 milioni di euro all’anno di interessi

Capite che in questi 10 anni abbiamo speso 40 milioni di euro, se fossimo stati un Comune ‘normale ne avremmo spesi 20/22, quindi avremmo potuto investire 18 Ml/€ in città!”. Sempre tenendo presente che in questa situazione al Comune non è permesso contrarre nuovi mutui. Insomma la cura della giunta Brandoni è quella giusta ma si uscirà dalla palude solo nel 2036 quando il comune con 18 milioni di debiti potrà riaccendere nuovamente i mutui.

Poi ha preso la parola la vicesindaco Stefania Signorini che nell’excursus sulle iniziative del 2016 ha già annunciato la riconferma nel 2017 di quelle di maggior successo.

“Riproporremo quelle con particolare affluenza come il carnevale che nell’ultima edizione si è avvalso anche della collaborazione di Chiaravalle e Montemarciano, per l’estate gli eventi anni ’80 in collaborazione con Radio Arancia e poi Sapori d’Autunno. E il nostro Natale un’evento importante perché di grande richiamo e per la grande sinergia coi commercianti. Una collaborazione cresciuta negli anni e che li ha visti coinvolti anche nel dibattito sul futuro centro storico assieme ad associazioni di categoria e culturali. Massima attenzione anche ai giovani, grazie alle continue relazioni con la Scuola e all’attività dell’assessorato alle politiche giovanili che sta lavorando al Consiglio comunale dei ragazzi per favorire anche una maggiore consapevolezza sull’attività dell’amministrazione. Sempre in quest’ottica vanno letti anche lo sportello Informagiovani e il Caffè letterario i cui lavori inizieranno a febbraio”.

Ha seguito l’intervento dell’assessore ai servizi sociali Giorgia Fiorentini. “Sono qui da aprile ma sono davvero già tante le cose fatte nel breve periodo. Intanto la consegna delle case popolari che ha portato a compimento il lavoro dell’assessore che mi ha preceduto. Tema sul quale stiamo lavorando anche a delle modifiche nei criteri di aggiudicamento per garantire una riserva delle assegnazioni inserendo i requisiti di residenza di cinque anni nel comune e l’altra e’ quella per favorire i nuclei familiari che hanno un soggetto con handicap al loro interno. È invece proprio di questi giorni la notizia di esito positivo del progetto “La comunità che si cura” a sostegno delle famiglie nella gestione del malato di Alzheimer e col nuovo anno aprirà anche un centro diurno per minori a Palombina in collaborazione con l’asilo Oasi  e cooperativa Vivere Verde. Per comunità e minori, il Comune spende infatti cifre importanti ed è necessario trovare un progetto alternativo. Senza dimenticare i meno giovani a cui vorremmo garantire nel prossimo anno l’apertura del front office Informanziani”.

Poi la palla è passata all’assessore all’urbanistica Clemente Rossi. “Ritengo che il 2017 possa essere un anno importante perché sono andati e stanno andando a maturazione una serie di progetti che possono disegnare quale sarà il futuro del nostro territorio: un territorio delicato dal punto di vista urbanistico ma anche sociale. Avevo e ho tutt’ora tre priorità tre obiettivi. Dare impulso al progetto di risanamento della ex Montedison: può essere una svolta e non solo di immagine per la nostra città. Le difficoltà sono tante alcune sono oggettive, altre legate alla burocrazia di questo Paese. Poi il piano di riconoscimento del centro storico e il risanamento dello stesso. Una operazione in primis di carattere culturale perché i cittadini si riconoscano nel centro storico che venga riconosciuto all’esterno come elemento distintivo di Falconara. Abbiamo avviato una grande campagna di ascolto, iniziata coi consiglieri comunali, e che servirà ad aprire un momento di riflessione alta. Infine l’adeguamento del piano spiaggia per migliorarne la sua fruibilità e darle anche scopi culturali e di inclusione. La nostra è una spiaggia molto commercializzata e la vogliamo mantenere come caratteristica distintiva del litorale falconarese, ma anche la spiaggia libera va razionalizzata attraverso programmi sociali”.

Ha illustrato la gran mole di interventi eseguiti nel corso dell’anno l’assessore ai lavori pubblici Matteo Astolfi. “Più di dieci interventi su diversi edifici scolastici della città, circa gli  impianti sportivi ci siamo dedicati principalmente agli stadi di calcio e lavorato sulla messa in sicurezza degli stabili comunali. L’orizzonte sul 2017 sarà un potenziamento continuo del percorso di restauro conservativo con la messa in sicurezza degli edifici scolastici. Nel frattempo proseguono le verifiche che consentono un periodo di programmazione degli interventi. Sul settore Ambiente mi preme sottolineare invece l’attività ed i progetti di educazione ambientale, dalla food bag al piedibus per la scuola, ed implementeremo la rete ciclabile per completare un percorso da falconara alle grotte di Frasassi e a breve sarà approvato il progetto per il rinfoltimento delle scogliere. Infine ricordo che nel 2016 il Comune dall’edilizia privata ga incassato oltre 350 mila euro di oneri e 166 mila euro per sanzioni”.

Ha chiuso la conferenza stampa di fine anno l’intervento dell’assessore al bilancio Raimondo Mondaini che ha completato la riflessione di Brandoni rammentando i 660 mila euro in meno di trasferimenti da parte del Governo centrale nel 2016 e i 291 mila euro in meno (rispetto al 2015) di dividendi da parte di Prometeo per poi concentrarsi sull’attività dei Tributi. “Nel 2016 l’attività di accertamento ha evidenziato un milione e mezzo di tributi comunali evasi o pagati in maniera irregolare, insufficiente o quant’altro oltre le sanzioni emettenso quindi avvisi di accertamento per oltre un milione e mezzo a cui si aggiungono le sanzioni. Resta altalenante l’attività di riscossione. Alla fine del 2016 si è riaperta la possibilità di sottoporre a imposizione Imu gli impianti dell’ Eni le cosiddette piattaforme e riscuotere i tributi dovuti. Difficilmente si tratta di somme che riuscire ad inserire nel bilancio 2017 ma l’obiettivo è di aprire un confronto con Eni perché la situazione è delicata e importante. Sono stati emessi infatti avvisi per oltre cinque milioni di euro, anche se non si tratta di somme accertate. Non essendo accatastati va attribuita una valutazione a valori di contabilità che ci deve fornire Eni. Altro aspetto importante della riscossione è la rateizzazione per la quale da parte nostra c’è sempre stata massima disponibilità per dilazione ai contribuenti. Solo nel 2016 sono state 357 fino ad oggi le richieste avanzate per un importo rateizzato di 501mila euro e ne restano in piedi 719 per un totale di un milione e 23 mila euro. Infine è nostra intenzione portare in Consiglio entro gennaio il regolamento per la rottamazione delle cartelle. Anche agli enti che non si avvalgono di Equitalia è permessa l’eliminazione di sanzioni ed interessi a chi si impegna di corrispondere l’importo non oltre il mese di settembre 2018. È già attivo invece un sistema che da possibilità ai contribuenti di accedere alla propria situazione contabile e verificare se e in regola o meno con tutti i pagamenti e di stamparsi moduli e modelli come l’ F24 per il pagamento Imu”.

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