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Umberto Domizioli è il nuovo presidente dell’Unione dei Comuni della Media Vallesina

Umberto Domizioli è il nuovo presidente dell’Unione dei Comuni della Media Vallesina

Il sindaco di Maiolati Spontini succede a Mirco Brega. Il neo presidente: “Ripartire dall’Unione per arrivare ad un ente di almeno 10 mila abitanti”

MAIOLATI SPONTINI – Il sindaco di Maiolati Spontini Umberto Domizioli è il nuovo presidente dell’Unione dei Comuni della Media Vallesina, l’ente che riunisce per la gestione di importanti servizi le amministrazioni di Maiolati Spontini, Castelplanio, Montecarotto, Rosora, San Paolo di Jesi e Poggio San Marcello. Domizioli succede a Mirco Brega. Il primo cittadino di Montecarotto è stato l’ottavo presidente al vertice dell’organismo fondato nel 2003. Il base al criterio dell’alternanza il nuovo sindaco a capo dell’Unione sarà, dunque, quello di Maiolati Spontini. A ufficializzare il passaggio di consegne e la nomina del nono presidente è stato il Consiglio dell’Unione che si è riunito lunedì 7 novembre nella sede municipale di Maiolati Spontini. Domizioli resterà in carica per 20 mesi. Un periodo nel quale si è prefisso di raggiungere una serie di traguardi e di consolidare i risultati già ottenuti dall’Unione.

Intenzioni annunciate di fronte all’assemblea degli eletti dei sei Comuni dell’Unione. “Dopo la fase di stagnazione relativa ai progetti di incorporazione di Comuni, credo sia opportuno – ha detto il neo presidente – fare una riflessione sul tema del ruolo delle Unioni e sulla opportunità dei processi di fusioni”. Domizioli ha ricordato come la normativa attuale obblighi i Comuni di popolazione inferiore a 5.000 abitanti ad associare le dieci funzioni fondamentali entro il 31 dicembre 2016 o attraverso convenzioni o portando le stesse entro le Unioni ove queste esistano.

L’Unione dei Comuni della Media Vallesina gestisce già da tempo in forma associata alcune funzioni fondamentali come il catasto, la Protezione civile, la Polizia locale, il servizio statistica e altre, ugualmente importanti, come il trasporto sociale, l’Università degli adulti, le colonie marine e il servizio ambientale di derattizzazione.

“Occorre ripartire da questa esperienza – ha sottolineato Domizioli – per rilanciare il ruolo dell’Unione, per verificare la possibilità di attuare un percorso verso forme più complete di associazione che porti alla realizzazione di un Ente di almeno 10.000 abitanti. Il comune di Maiolati Spontini, al momento, non è sottoposto ad alcun obbligo normativo ma crede decisamente che l’Unione rappresenti una forma di collaborazione da cui partire per iniziare questo percorso che porti, attraverso il superamento dei campanilismi ed il consolidamento della esperienza associativa alla realizzazione di tale obiettivo, coinvolgendo in primis i sei comuni attualmente partner ma non escludendo altri che fossero interessati”.

Il neo presidente ha insistito sul fatto che la politica dovrà affrontare “in modo sempre più stringente l’aspro tema di come ridurre le spese ed i Comuni sono già da qualche anno in questa condizione. Le fusioni consentendo di risparmiare a medio lungo termine sulla struttura amministrativa possono dare una risposta forte a questa esigenza senza incidere sui servizi ai cittadini, con l’aiuto in questo percorso degli incentivi economici messi attualmente in campo dallo Stato”.

La soluzione che possono adottare I Comuni, ha detto il presidente dell’Unione, è quella di “riorganizzarsi ottimizzando le risorse e il loro utilizzo, realizzando concretamente il principio della sussidiarietà ed eliminando duplicazioni, aumentando il livello di competenze, di specializzazione e di professionalità”. Contemporaneamente la storia anche recente dell’Unione dei Comuni della Media Vallesina insegna che “il conferimento delle funzioni nell’Unione debba essere preceduto dalla formulazione e condivisione di regole precise e dettagliate altrimenti si innesca una situazione di ingovernabilità e stagnazione che anziché risolvere i problemi dei singoli Comuni li aggrava”.

Domizioli ha fatto riferimento all’ordine del giorno approvato lo scorso aprile dal comune di Castelplanio, per confermare come “si debba partire da un rafforzamento del ruolo dell’Unione dei Comuni della Media Vallesina, cominciando ad associarsi nelle funzioni o servizi dove i comuni membri registrano maggiori problematiche e contemporaneamente iniziare un percorso nella direzione di possibile fusione e creazione di un Ente di almeno 10.000 abitanti. Come riportato nel citato ordine del giorno credo si debba partire da uno studio di fattibilità che evidenzi e quantifichi gli eventuali vantaggi e risparmi del progetto nel breve e nel lungo termine. Esaurita questa prima fase si valuterà se passare alla stesura di un piano operativo e di un crono programma che coinvolga tutti o una parte dei comuni dell’Unione o altri che con i presupposti di contiguità territoriale volessero far parte del progetto”.

Domizioli è quindi passato all’illustrazione dei punti salienti del documento programmatico in cui fissa gli obiettivi del suo mandato come presidente dell’Unione. Fra questi, l’Individuazione di “funzioni o parti di funzioni da associare subito nell’Unione, privilegiando quelle che contengono situazioni di criticità nell’esercizio separato nei diversi comuni”, come ad esempio lo Sportello unico per le attività produttive (Suap), la centrale unica di committenza, la commissione pubblici spettacoli e alcune parti dei servizi scolastici come il trasporto e le mense. Ha parlato della necessità di definire “regole, tempi e modi dettagliati per gestire in forma associata tali servizi partendo dal personale incaricato”, e oltre al nodo del conferimento delle funzioni fondamentali, ha spiegato come occorra “iniziare ad attuare il percorso verso la fusione partendo da una serie di fasi, come l’elaborazione dello studio di fattibilità che evidenzi vantaggi e criticità, la manifestazione di interesse dei vari comuni, l’eventuale percorso di condivisione con i cittadini, l’eventuale stesura di un crono programma fino alla conclusione del percorso. Il conferimento di ulteriori funzioni, oltre a quelle individuate come critiche o quelle rese obbligatorie dalla normativa, sarà subordinato, per quanto riguarda la tempistica e le modalità, alla evoluzione o meno del progetto di fusione”.

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