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Sabato a Senigallia la presentazione del libro di Luciano Chiappa

Sabato a Senigallia la presentazione del libro di Luciano Chiappa

Sabato a Senigallia la presentazione del libro di Luciano Chiappa

SENIGALLIA – È indetto per il 15 ottobre, alle ore 10.30, presso la sala della Biblioteca comunale di Senigallia, un incontro stampa rivolto non solamente ai giornalisti ma a chiunque intenda partecipare. Scopo dell’incontro è la presentazione di un libro anticipazione di Luciano Chiappa (nella foto), che è espressione preliminare di un processo sociale, economico, giuridico, politico, filosofico, di lungo periodo, verso l’emersione, lo sviluppo e la progressiva affermazione di un paradigma inedito dei rapporti sociali umani.

Parte iniziale ed integrante del processo sociale sarà la sua stessa esplicazione pubblica; la quale occuperà lo spazio di quasi due anni, da ottobre 2016 a maggio 2018, articolandosi attraverso sei cicli di conferenze più un ciclo dedicato, per un totale di venticinque conferenze. La giornata inaugurale di presentazione dell’insieme del preliminare d’avvio del processo sociale è fissata per domenica 23 ottobre, dalle 16.30, presso l’Auditorium San Rocco. Pertanto nell’incontro del 15 ottobre sarà reso noto per sommi capi anche il programma dell’evento del 23 ottobre.

Al termine dei cicli di conferenze, cioè a maggio del 2018, avremo fatto un buon tratto di strada. Ma, solo allora, non saremo che all’inizio di un processo sociale costituente il cui sviluppo, proprio per la sua natura e per l’ampiezza e la profondità richiesta dei suoi fondamenti filosofici, economici, giuridici e politici, occuperà la prospettiva del medio e lungo termine; costituendo uno dei principali motivi di conquista democratica e di confronto politico culturale dei prossimi decenni.

Se noi guardiamo all’enormità dei problemi che ci affliggono in quanto esseri umani, e che affliggono l’intero ecosistema, e, per converso, alla contraddittoria pochezza degli strumenti economici, giuridici e politici che (non) sono a nostra disposizione ovvero che (non) ci siamo dati; nonché, all’aggressiva pervasività con la quale questi stessi strumenti si stanno rivoltando contro la nostra propria natura umana minacciando come non mai l’intero pianeta, la nostra integrità psicofisica, i nostri fondamentali ed inalienabili diritti ed impedendo una reale ed onnilaterale emancipazione in particolare di quelle classi sociali che, certo non per loro volontà, sono rese subalterne e obbligate in una perdurante condizione di sfruttamento e oppressione e perciò d’intollerabile diseguaglianza sociale; noi comprendiamo già solo per questo che siamo chiamati a pensare e fare ciò che non è mai stato pensato e fatto sino ad ora.

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