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Falconara diventa laboratorio della Politecnica delle Marche

Falconara diventa laboratorio della Politecnica delle Marche

Oltre 150 studenti alla presentazione del corso di edile-architettura

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FALCONARA – Sala Consiliare gremita dagli studenti della facoltà di ingegneria di Ancona alla presentazione delle lezioni di composizione architettonica e urbana e di urbanistica che si è svolta nella sede del Consiglio Comunale al Castello di Falconara Alta. Ad aprire il vicesindaco Stefania Signorini che ha portato il saluto dell’Amministrazione comunale agli studenti e ai docenti che perseguiranno lo scopo di ripensare la zona nord di Falconara. Presenti anche l’assessore all’Urbanistica Clemente Rossi, il dirigente dei Lavori Pubblici Stefano Capannelli, gli Archittetti dell’Ufficio Pianificazione territoriale del Comune Maria Alessandra Marincioni, Emanuela Vecchietti e Daniela Leone e il prof Gianluigi Mondaini.

La città diventa infatti ‘argomento’ di studio degli studenti della facoltà di ingegneria e del suo corso di laurea di edile-architettura della politecnica delle Marche.

Nell’ambito della programmazione dei corsi, e in particolare per gli esami di composizione architettonica e urbana e di urbanistica, gli allievi con il coordinamento generale del Prof Gianluigi Mondaini, del 2°, 3° e 4° anno, svolgeranno approfondimenti, studieranno idee, formuleranno ipotesi di sviluppi per la zona nord che si estende da Villanova e fino a Rocca Priora.  Tenendo conto della realizzazione del passante ferroviario che libererà una vasta area di territorio e che interesserà una parte importantissima della città di Falconara, forse la più delicata.

Una occasione, che si inserisce nella più ampia attività accademica, per gli studenti che si impegneranno in gruppi di lavoro per ideare delle progettualità future, delle proposte urbanistiche, per ipotizzare delle soluzioni e degli sviluppi futuri di questa vastissima area.

 

“Siamo estremamente lusingati, orgogliosi e onorati di questa collaborazione con l’Università Politecnica delle Marche – commenta l’assessore all’Urbanistica Clemente Rossi -. Questo territorio, la città, la sua Amministrazione comunale, i cittadini stessi, in tutte le loro varie espressioni hanno bisogno, estremo bisogno di essere rifocillati i idee, di innovazione, di voglia di fare, di intrapresa, di essere anche sospinti e incoraggiati da coloro che hanno voglia di contribuire a disegnare un futuro, a plasmare il futuro. Penso che meglio dei giovani non ci possano essere soggetti più adatti e che non ci sia miglior scelta più indovinata Questo è un territorio che ha un grande bisogno di idee innovative, seppure concrete o concretizzabili. Si tratta di farle emergere, di darle forma, di trasformarle da idee in ipotesi progettuali, in percorsi attuabili”.

Una vera sfida, su un banco di prova impegnativo e complesso. Un’attività pratica coordinata e guidata dai docenti del dipartimento: il prof. Gianluigi Mondaini, presidente del corso di laurea, il Prof. Fausto Pugnaloni, il Prof. Paolo Bonvini e il Prof. Francesco Alberti e tutti i docenti e collaboratori dei Laboratori interessati. Attività che si svolgerà prevalentemente nelle aule dell’università, ma saranno previste visite in loco per raccogliere elementi, suggerimenti e idee; per consentire anche agli studenti, guidati dal prof Mondaini e dagli altri docenti del dipartimento, di cimentarsi in un lavoro sul campo.

“Oltre che iniziare un’attività progettuale vorrei che quello di oggi sia un po’ l’inizio del nostro anno accademico  – spieha Mondaini – perché il progetto è in qualche modo il fine di tutto quello che stiamo studiando e ciò che coagula e tiene insieme tutte le discipline di studio che sono finalizzate a realizzare un progetto. Ringrazio l’Amministrazione per collaborazione e gli uffici comunali per il supporto”. Reduce da un’analoga esperienza a Pesaro, lo scorso anno, Mondaini auspica che siano calendarizzati, tra studenti ed apparato comunale, anche dei momenti intermedi di confronto per simulare in pratica quello che è il lavoro del progettista e di aprire un dialogo con gli studenti delle quinte classi degli istituti cittadini, che presumibilmente saranno i i fruitori dei progetti che si intende redarre.

Il corso coinvolgerà circa 150 studenti del secondo, terzo e quarto anno e sarà un esempio di sinergia e collaborazione fra Comune ed Università Politecnica delle Marche.

 

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