AREA ESINOECONOMIAIN PRIMO PIANO

Alla Sagra dell’Uva di Cupramontana l’on. Lodolini ha presentato il testo unico del vino

Alla Sagra dell’Uva di Cupramontana l’on. Lodolini ha presentato il testo unico del vino

Una legge che tocca i temi della semplificazione e del riordino normativo, dell’innovazione tecnologica, della tutela delle eccellenze e della valorizzazione del made in Italy

Alla Sagra dell'Uva di Cupramontana l'on. Lodolini ha presentato il testo unico del vino Alla Sagra dell'Uva di Cupramontana l'on. Lodolini ha presentato il testo unico del vinocupramontanalodolini2016777Alla Sagra dell'Uva di Cupramontana l'on. Lodolini ha presentato il testo unico del vino

CUPRAMONTANA – L’on. Emanuele Lodolini è intervenuto alla cerimonia istituzionale presso il Comune di Cupramontana nell’ambito della tradizionale Sagra dell’Uva giunta alla 79^ edizione. Presente il sindaco Luigi Cerioni, per la Regione il consigliere Enzo Giancarli e numerosi sindaci del territorio.

Lodolini nel corso del suo saluto ha presentato il testo unico del vino, approvato nei giorni scorsi in prima lettura alla Camera. Una legge che tocca i temi della semplificazione e del riordino normativo, dell’innovazione tecnologica, della tutela delle eccellenze e della valorizzazione del made in Italy.

“In questo 2016 – ha detto Lodolini – ricorrono ricorrenze che riguardano il vino. I cinquant’anni dal 1966, quando nascevano le prime DOC, e quindi il Paese faceva la scelta dell’identità territoriale, del valore che associa un prodotto al territorio che lo esprime.

Ma c’è anche il tragico 1986, quello dello scandalo del metanolo. È quella vicenda che fa assumere al Paese la consapevolezza nuova rispetto alle produzioni agroalimentari, non solo sul contrasto alle sofisticazioni, ma anche della strada della qualità delle produzioni, talvolta a scapito della quantità. È da lì che parte il Rinascimento del vino italiano, che ci conduce ai livelli quantitativi e qualitativi che oggi conosciamo”.

Lodolini, a tal proposito, ha ricordato qualche dato: “nel 1986 l’Italia produceva 77 milioni di ettolitri, nel 2015 ne ha prodotti 47, quindi un 40 per cento in meno. Ma, in valore nominale, nel 1986 il vino valeva 4 miliardi, oggi vale circa 10 miliardi, e il 50 per cento è legato alla esportazione. Nell’indice di qualità si è fatto un salto dal 1989 al 2014 di 76 punti in percentuale. E questo non vale solo per il vino, che oggi si afferma come leader europeo in termini di denominazioni e di indicazioni geografiche, ma lo si può ritrovare anche per tutto il settore agroalimentare, che, anche qui, con le sue oltre 280 denominazioni fa essere il nostro Paese il primo in Europa, con un valore del nostro export alimentare che ha toccato i 37 miliardi”.

“L’obiettivo che si vuole raggiungere con questo testo unico – ha concluso Lodolini – è quello di introdurre una forte semplificazione, ma che, al tempo stesso, tutela quantità, qualità e sicurezza di ciò che produciamo”.

“C’è un’altra parte di questa legge che riguarda il riconoscimento del vino come patrimonio culturale nazionale, perché il vino è appunto questo per il nostro Paese: è centrale per l’economia, ma racconta anche molto della cultura e della storia dei territori. Da tempo ormai il vino non è più esclusivamente un alimento.

Noi, con questo testo unico e con le altre norme che abbiamo messo in campo per valorizzare il vino italiano, vogliamo raggiungere quell’obiettivo per cui Hemingway,  ricordava che il vino è uno dei maggiori segni di civiltà del mondo”.

 

Ag – RIPRODUZIONE RISERVATA - www.laltrogiornale.it