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A Senigallia una “festa per la vita” intrisa di ipocrisia

A Senigallia una “festa per la vita” intrisa di ipocrisia

L’ex sindaco Primo Gazzetti: “Che bisogno c’era di ridere tanto se si fosse stati in buona fede e con la giusta consapevolezza di fronte ai cataclismi che gravano sulla vita delle popolazioni?”

A Senigallia una "festa per la vita" intrisa di ipocrisia

di PRIMO GAZZETTI*

SENIGALLIA – Festa per la vita a Senigallia. Sto riflettendo….. ma quale vita? Quella dell’embrione nel ventre della madre che viene espulso? Quella delle donne che vengono uccise dai propri ex? Quella dei profughi sui barconi che annegano in mezzo al mare? Quella dei civili siriani che vengono gasati? Quella dei giovani neri americani che vengono uccisi da poliziotti senza scrupoli solo per il colore della pelle? Quella dei morti sotto le macerie del terremoto? Quella delle giovani nigeriane in mano agli integralisti? Quella dei nuovi poveri italiani che rinunciano e/o rinuncerebbero a curarsi se anche in Italia Emergency non cominciasse ad aprire ambulatori per una assistenza prestata gratuitamente? Quella dei suicidi per motivi economici? E tante altre vite.
Ora, di fronte a tutto questo, la mia riflessione giunge alle seguenti conclusioni.
La prima è che bisogno c’era di ridere tanto, in prima fila il Sindaco, se si fosse stati in buona fede e con la giusta consapevolezza di fronte a questi cataclismi che gravano sulla vita delle popolazioni mondiali.
La seconda è che in verità la grande maggioranza dei partecipanti era in buona fede perché ciascuno era lì per difendere la propria visione di vita che fosse tra quelle che ho indicato o altre.
La terza, conseguenza della seconda, è che se ciascuno avesse potuto partecipare per difendere la propria visione della vita, le manifestazioni sarebbero state non una ma due, tre, quattro perché è naturale che le persone su una questione così importante si dividano sul piano culturale e politico, e una sola manifestazione nasconde una grande IPOCRISIA.
Ma ipocrisia di chi è per cosa?
L’ipocrisia fuorviante e manipolatoria di quella stretta minoranza (ma detentrice di un grande potere) in mostra in prima fila che in modo sguaiato non perde occasione di salire alla ribalta per il consenso che gli serve per i suoi prossimi traguardi politici.

*Ex sindaco di Senigallia

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