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Paolo Tarsi Quintet in concerto a Mondavio

Paolo Tarsi Quintet in concerto a Mondavio

Musica d’interni, d’arredamento e d’immobilità. Appuntamento venerdì 15 luglio, alle ore 21.15, al Chiostro di San Francesco. ingresso libero

Paolo Tarsi Quintet in concerto a Mondavio

 

Paolo Tarsi Quintet in concerto a Mondavio

MONDAVIO – Definito dalle riviste Rockerilla e Buscadero come uno dei dischi più belli degli ultimi mesi, Furniture Music for New Primitives (musica d’arredamento per nuovi primitivi) è il titolo dell’ultimo lavoro del musicista e compositore Paolo Tarsi pubblicato per la collana POPtraits Contemporary Music Collection di Cramps Music e per l’etichetta Rara Records. Il concept dell’album ruota attorno al romanzo Le città della notte rossa (1981) di William S. Burroughs, primo volume tratto da The Red Night Trilogy (1981-87), la trilogia dello scrittore Beat che comprende anche Strade morte e Terre occidentali.

L’uscita segna un ritorno alle origini del minimalismo e, come il precedente Dream in a landscape (Trovarobato Parade), vede dialogare piani sonori differenti tra loro. Ad incontrarsi questa volta sono reminiscenze ambient e rock sperimentale, avant jazz e improvvisazione da cui prende forma un collage sonoro che si arricchisce di tantissimi riferimenti. Da John Cage agli Steely Dan, passando attraverso il cut-up burroughsiano con omaggi ai Pink Floyd e alla Pop Art di Roy Lichtenstein. Per il suo titolo l’album prende spunto dalla traduzione in inglese di musique d’ameublement, l’espressione coniata da Erik Satie per definire l’ultima fase della sua produzione (letteralmente significa “musica da arredamento”, talvolta tradotta con “musica da tappezzeria”) anticipatrice concettualmente dell’ambient music di Brian Eno. Ma non solo. È al tempo stesso specchio e metafora di un mondo, quello in cui viviamo, completamente saturo di segnali e modi di comunicare, popolato da creature virtuali che sembrano muoversi come dei nuovi primitivi di fronte alle possibilità tecnologiche del XXI secolo. Durante il concerto, che si terrà venerdì 15 luglio alle ore 21.15 presso il Chiostro di San Francesco di Mondavio con ingresso libero, Tarsi (hammond, synth, loops) sarà affiancato da musicisti provenienti dalla scena jazz marchigiana già al fianco di Raphael Gualazzi o tra le fila della Colours Jazz Orchestra: Filippo Sebastianelli (sax tenore), Diego Donati (chitarra elettrica), Manuele Montanari (basso elettrico, contrabbasso) e Lorenzo Marinelli (vibrafono, percussioni).

Paolo Tarsi (1984) pianista, organista e compositore si specializza nello studio della composizione con il premio Oscar Luis Bacalov, in seguito suona con il chitarrista Paolo Tofani nel progetto Area Open Project e con musicisti dell’attuale scena elettronica, jazz e rock provenienti da formazioni quali Area International POPular Group, Afterhours, Litfiba, CCCP, CSI, Diaframma. Ha preso parte in veste di interprete/compositore a perfomance e installazioni presentate in aeroporti, gallerie e musei d’arte contemporanea quali MAXXI (Roma), MUSMA (Matera), Centro Arti Visive Pescheria (Pesaro) e in luoghi di culto della musica contemporanea come lo Spectrum di New York. Dal 2010 fa parte del gruppo Argo con cui pubblica una serie di romanzi collettivi (nel tempo collaborano con Argo personalità quali Edoardo Sanguineti, Marina Abramović, Wu Ming, Michela Murgia, Erri De Luca, Aldo Nove, Paolo Nori, Antonio Rezza e Flavia Mastrella). Nel 2015 pubblica l’album “Dream in a landscape” (Trovarobato Parade) seguito da “Furniture Music for New Primitives” (Cramps/Rara Records) sugli scritti di William S. Burroughs.

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