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Fruibile da martedì a Senigallia la nuova piazza Garibaldi

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Il sindaco Maurizio Mangialardi: “Ritrovato un angolo di città e un pezzo della nostra identità”

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SENIGALLIA – A meno di una settimana dall’inaugurazione della nuova piazza Garibaldi, in programma martedì 26 luglio alle ore 21, il sindaco Maurizio Mangialardi ha voluto fare il punto con i diversi soggetti che hanno collaborato a vario titolo alla realizzazione del progetto e della stessa cerimonia inaugurale. Tra i presenti, don Domenico Pasquini, della Diocesi di Senigallia, Maria Raffaella Ciuccarelli, della Soprintendenza per i Beni Archeologici delle Marche, la storica Marinella Bonvini Mazzanti, Andrea Morbidelli, della ditta Belogi, Angelo Alessandroni, della Cemar, e Antonello Delle Noci, del centro commerciale Il Maestrale.

“Credo che quello di martedì – ha esordito il sindaco – rappresenti per la città uno degli eventi più importanti degli ultimi cinquant’anni. In genere, costruire e recuperare immobili o infrastrutture sono azioni ordinarie per un’amministrazione pubblica, ma per ritrovare un angolo di città, riscoprire una pagina di storia, è necessario avere una visione ed essere capaci di sognare. È quello che noi abbiamo fatto per restituire questa piazza ai senigalliesi, continuando sempre a crederci, nonostante un percorso lungo e difficile, che a volte ha persino messo a rischio il progetto. E ritrovare un luogo significa ritrovare un pezzo della propria identità, a maggior ragione se si tratta di una piazza, per definizione lo spazio urbano dell’incontro, del dialogo e delle relazioni sociali”.

Nell’occasione, il sindaco Mangialardi ha voluto anche ritornare sui costi della piazza, che in questi mesi sono stati fonte di polemiche: “La prima cosa da chiarire è che la riqualificazione di piazza Garibaldi è costata alle casse comunali una cifra prossima allo zero perché, dal quadro economico di progetto che prevedeva 1 milione 27 mila euro derivanti dal finanziamento ministeriale nell’ambito del progetto Piperru per il recupero dell’isolato degli Orti del Vescovo, oltre a 273 mila come reinvestimento degli oneri dell’intervento privato e 600 mila euro per le opere di completamento, va ora detratto un ribasso d’asta pari a circa 500 mila euro, che di fatto copre quasi interamente i fondi propri. In ogni caso, voglio sottolineare ancora una volta che le risorse pubbliche impiegate non sono state spese, ma investite per rendere Senigallia ancora più bella e accogliente e valorizzarne il patrimonio culturale e artistico. Ed è per me è motivo di grande orgoglio sapere che questo intervento è stato completamente progettato dai professionisti della struttura comunale con l’apporto discreto ma decisivo dell’architetto Margherita Abbo, dimostrando che anche il pubblico è capace di pensare e realizzare in proprio progetti di così ampio respiro”.

“Sono tante – ha continuato poi il sindaco – le persone che hanno creduto in questo sogno e ci hanno aiutato a  concretizzarlo. In primis monsignor Giuseppe Orlandoni, senza il quale il progetto del PIPERRU non sarebbe iniziato, e arrivato a maturazione. Voglio poi ringraziare, la Fondazione Città di Senigallia e il suo presidente Michelangelo Guzzonato, l’Erap e la Soprintendenza per la collaborazione e la condivisione di questo progetto. Sia la Soprindenza ai Beni culturali, dove ringrazio sentitamente l’architetto Biagio De Martinis, che la Soprintenza per i Beni Archeologici nella persona della dottoressa Maria Raffaella Ciuccarelli, con cui grazie alla Convezione siglata anni fa sull’Archeologia urbana, siamo riusciti a garantire le attività di studio e ricerca sulla città romana, senza intralciare, come spesso capita con la burocrazia, lo svolgimento dei lavori. Un grazie anche alla professoressa Marinella Bonvini Mazzanti, le cui competenze professionali rappresentano sempre un contributo prezioso per la nostra Amministrazione per conoscere, amare, sognare la nostra città a partire dalla sua storia. Non posso, infine, dimenticare di ringraziare le ditte Belogi e Cemar per la qualità del lavoro svolto e per averci consegnato in poco più di cinque mesi, dal 3 febbraio scorso, data della posa della prima pietra, a oggi, una piazza di 7800 metri quadrati, per una superficie pari, solo per fare un esempio, ai due terzi di piazza Navona. A loro un ringraziamento doppio anche per aver contribuito, insieme al centro commerciale Il Maestrale, al finanziamento della cerimonia inaugurale di martedì con la Banda della Polizia di Stato”.

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